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Napoli, dal 1 maggio vietata la plastica sul lungomare: multe da 25 a 500 euro

Da domani, 1 maggio, entra in vigore l’ordinanza Plastic Free a Napoli, applicata in via sperimentale sul lungomare da Bagnoli a San Giovanni a Teduccio. Il dispositivo, inizialmente rivolto agli imprenditori, vieta l’utilizzo e la vendita di prodotti monouso in plastica non biodegradabile, previste sanzioni da 25 a 500 euro.
A cura di Nico Falco
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Entra in vigore domani, 1 maggio, l'ordinanza sindacale "Lungomare Plastic Free – disposizioni per contrastare l'aumento di rifiuti in plastica nel mare"; il controllo e il rispetto delle norme è affidato alla Polizia Municipale. Il dispositivo è stato introdotto per allineare il Comune di Napoli alla svolta della Commissione Europea, che nello scorso gennaio ha intrapreso una serie di iniziative volte a ridurre, fino ad eliminare, l'utilizzo di oggetti monouso in plastica; tra gli obiettivi c'è la salvaguardia della "salute" del mare: gran parte della plastica buttata finisce infatti in acqua, danneggiando gravemente l'ecosistema. Si stima che ogni anno finiscano in mare 8 milioni di tonnellate di plastica, che si vanno ad aggiungere ai rifiuti già presenti in mare.

L'ordinanza, in vigore dal 1 maggio al 30 settembre 2019, mette in pratica al bando i prodotti in plastica monouso, ordinando di non fornire, vendere o comunque utilizzare contenitori, posate, stoviglie, cannucce e qualsiasi altro oggetto ad uso alimentare prodotto con plastica non biodegradabile e non compostabile. Nella fase iniziale le disposizioni sono dirette agli esercizi commerciali, ai pubblici esercizi, ai laboratori artigianali di alimenti che fanno vendita da asporto, agli operatori di commercio su aree pubbliche, agli esercenti di attività balneari e alle attività di catering. Viene applicata in via sperimentale nella zona del lungomare di Napoli, dalla località La Pietra, a Bagnoli, fino a Pietrarsa, a San Giovanni a Teduccio. Non sono previste eccezioni per le scorte, che vanno smaltite entro il 30 aprile 2019. In caso di inosservanza sono previste sanzioni da 25 a 500 euro.

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