Napoli festeggia la bicicletta. Ma il bike sharing pubblico è fermo da oltre un anno
Napoli, in scena anche quest'anno il Bike festival con tante iniziative per gli amanti della due ruote senza motore. Ma se qualcuno noterà, in alcune zone di Napoli: stazione centrale, piazza Bovio, Lungomare, via Toledo, ci sono degli stalli hi-tech per le biciclette, irrimediabilmente vuoti. A cosa servono, anzi a cosa servivano? Ospitavano il Bike sharing che dal mese di settembre 2015, per l'incapacità di Comune di Napoli e Miur (ministero Università e Ricerca) non è stato più riavviato dopo l'iniziale concept, realizzazione e sperimentazione affidata con successo all'associazione Cleanap.
Eppure il sindaco Luigi De Magistris e l'assessore Mario Calabrese avevano annunciato in pompa magna di aver ‘salvato' il servizio di bike sharing affidandolo all'Anm, l'azienda di mobilità cittadina. Ma Anm – che ha serissimi problemi economici e rischia di finire molto male – si è sempre guardata bene dall'avviare ogni iniziativa per la prosecuzione dell'iniziativa. Insomma, il Comune non ha i soldi per garantire la funzionalità del progetto e il Miur non vuole regalare nulla. Risultato? In strada ci sono degli stalli di bici inutilizzabili e a questo punto anche ingombranti. E via via i vandali li stanno anche distruggendo, sperperando quindi anche risorse pubbliche. E c'è già qualcuno – si sussurra a Palazzo San Giacomo – che attende la proclamazione del fallimento totale del bike sharing pubblico per proporne uno nuovo. Ovviamente privato.