Napoli, i giovani in piazza contro le baby gang: “Siamo tutti Gaetano”
Oltre duemila persone (ma c'è chi parla di quasi cinquemila presenti) in piazza: sono i giovani napoletani, studenti e non, scesi nelle strade della periferia nord per manifestare contro il triste fenomeno delle baby gang, che sta assediando il capoluogo partenopeo, dove si sono registrate oltre undici violente aggressioni soltanto negli ultimi due mesi.
"Siamo tutti Gaetano", recita uno degli striscioni in testa al corteo: un riferimento al quindicenne aggredito proprio in zona appena la settimana scorsa, all'uscita dalla stazione di Chiaiano della metropolitana, subendo poi l'asportazione della milza. Ma tanti anche i cori in favore di Arturo, il 17enne aggredito a Via Foria a dicembre, nonché di Ciro, il sedicenne a cui è stato rotto il naso all'uscita della stazione Policlinico della metro, in Zona Ospedaliera. Altri striscioni, invece, per dire no al bullismo ed alla violenza, ma anche di contestazione verso lo Stato.
Durante il corteo, i giovani hanno invitato commercianti e cittadini ad unirsi a loro, per sfilare nel corteo in segno di solidarietà. Al corteo hanno preso parte anche alcuni rappresentati delle istituzioni: da Raffaele Del Giudice, vice-sindaco di Napoli, ad Apostolos Paipais, presidente dell'VIII Municipalità, e Gennaro Migliore, sottosegretario alla Giustizia, oltre all'assessore comunale all'istruzione Annamaria Palmieri ed al neo-presidente del Pd napoletano Tommaso Ederoclite. Al loro fianco, anche alcuni parenti delle vittime: Vincenzo Lucca, lo zio di Gaetano, e la famiglia del giovane Arturo, ieri presente alla riunione della commissione sicurezza assieme alla madre.