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Napoli, il campetto per Kobe Bryant è ancora inagibile: ‘Ora le istituzioni lo riaprano’

È ancora inagibile il campetto di basket di Montedonzelli, nell’area collinare di Napoli, nei giorni scorsi riqualificato da un’associazione americana col supporto delle associazioni e dei residenti del quartiere. Era stato chiuso un paio di anni fa ed era precipitato nel degrado, situazione in cui rischia di tornare in assenza di un intervento delle Istituzioni.
A cura di Nico Falco
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Foto da Facebook / Overtime - Storie a spicchi
Foto da Facebook / Overtime – Storie a spicchi

Dopo la giornata di festa dell'inaugurazione, il Kobe Memorial Park di Montedonzelli, nella zona collinare di Napoli, rischia di ripiombare nel degrado. Il campetto di basket era stato già oggetto di varie riqualificazioni nel corso degli anni, ma era durato poco: ben presto era stato di nuovo invaso di rifiuti ed era tornato ad essere il luogo dove si appartavano tossicodipendenti. Fino a essere dichiarato inagibile nel 2018, anche se sporadicamente veniva ancora utilizzato dai ragazzi del quartiere. Nei giorni scorsi, dopo la morte di Kobe Bryant, era stato di nuovo riqualificato, grazie all'associazione americana Venice Basketball League di Nick Ansom, ed aveva cambiato totalmente faccia: un graffito di Jorit su una delle pareti, e campo ridipinto coi colori dei Los Angeles Lakers, la squadra in cui aveva militato "Il Mamba".

Le condizioni di oggi, 3 aprile, ovvero il giorno dopo quello dell'inaugurazione, vengono mostrate sulla pagina Facebook "Overtime – Storie a spicchi" di Luca Mazzella, con delle foto scattate poco dopo le 20:00. "Sono passato al Kobe Memorial Park di Montedonzelli – si legge – volevo mostrarvi cosa succede a quest'ora. I bambini giocano, una mamma porta la figlia col cappellino Lakers a vedere il murales, i palloni regalati alla comunità sono esattamente dove li abbiamo lasciati. Fuori, uno striscione chiede “Restituiteci la sorveglianza”. Che dite, può arrivare il messaggio a chi di dovere o la giornata di ieri resterà un’impresa compiuta in 5 giorni da un generoso sognatore americano, una comunità di associazioni, mamme, papà, bimbi, e tantissimi ragazzini volontari dell’oratorio di Santa Maria della Rotonda? Noi abbiamo fatto il nostro, ora fate la vostra parte".

L'appello è quindi alle istituzioni, anche a chi, tra consiglieri municipali e politici, ha plaudito all'iniziativa della riqualificazione del campo, le cui fotografie hanno fatto il giro del mondo. Il campetto è stato riqualificato, ma servono riflettori, nuovi cancelli, un guardiano che controlli nelle ore serali. E servono quegli interventi che ne facciano di nuovo un'area fruibile, che possa essere utilizzata in sicurezza. Il rischio è che il campetto torni in poco tempo alle condizioni in cui era prima.

Foto da Facebook / Overtime - Storie a spicchi
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