Napoli, il Comune sfratta i carabinieri dai Quartieri spagnoli e chiede i danni
Oltre il danno, la beffa. È quanto staranno pensando i carabinieri della stazione in piazzetta Mondragone, nei Quartieri spagnoli di Napoli, che si sono visti arrivare una lettera di sfratto dal Comune di Napoli accompagnata da una richiesta di risarcimento danni per circa 150mila euro. La vicenda, riportata dal quotidiano Il Mattino, assume un tono ancora più paradossale se si considera che era stato proprio Palazzo San Giacomo a far insediare nel 2003 un presidio dell'Arma nella piazzetta, previo accordo con la Fondazione Mondragone proprietaria dell'immobile.
I carabinieri si erano insediati nel 2003 a titolo gratuito
Quest'accordo, con cui il Comune si impegnava al pagamento dell'affitto offrendo poi in comodato d'uso gratuito ai carabinieri i locali, è scaduto però nel 2009: e da allora, visto che le casse del Comune erano vuote, non è stato più rinnovato. Con la naturale conseguenza che la Fondazione si è rivolta alla magistratura aprendo un contenzioso con Palazzo San Giacomo nel quale, alla fine, si è vista riconosciute le sue ragioni: il tribunale ha imposto al Comune di pagare gli arretrati e di lasciare libero l'immobile.
Nel 2009 è scaduto l'accordo tra il Comune e i proprietari dell'immobile
È a questo punto che dal Comune qualcuno deve aver pensato di scaricare sui carabinieri la decisione dei giudici. E così al presidio dell'Arma è arrivata una dura lettera nella quale si chiede di abbandonare entro 60 giorni lo stabile, di pagare al Comune affitti arretrati e spese processuali e di risarcire eventualmente i proprietari dell'immobile per eventuali danni alla struttura. Se tutto ciò non bastasse per definire assurda la vicenda, il quotidiano Il Mattino riporta un altro particolare: cioè un passaggio della lettera-diffida nel quale il Comune addossa tutta la colpa di quanto accaduto proprio ai militari: "È noto che tale danno economico è stato prodotto dalla vostra ininterrotta detenzione dell’immobile senza titolo".
E così, da essere stati invitati gratuitamente per aiutare a difendere la legalità in una zona di Napoli a rischio, i carabinieri si ritrovano additati come "inquilini abusivi". Invitati, questa volta, a fare in fretta i bagagli e andarsene altrove. Tutto assolutamente a norma di legge, per carità: ma la lotta agli 88 milioni di canoni d'affitto non riscossi da parte del Comune forse poteva iniziare da un'altra parte, piuttosto che dall'Arma dei carabinieri.