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Napoli, lo sconfitto Lettieri non fa gli auguri a De Magistris: “Ho la coscienza a posto”

All’indomani della sconfitta al ballottaggio contro Luigi De Magistris, Gianni Lettieri ha ringraziato il suo staff e i suoi sostenitori: “Ho la coscienza a posto, ci ho provato fino in fondo”. Lettieri, che non ha chiamato De Magistris per gli auguri di rito, ha attaccato il sindaco e il Pd: “Ha la responsabilità della sua vittoria”. Poi ha detto: “Al momento resto in Consiglio comunale, poi valuteremo”.
A cura di Francesco Loiacono
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Nessun augurio a Luigi De Magistris, nessuna accortezza istituzionale per il rivale. Gianni Lettieri all'indomani della sonora sconfitta contro il sindaco di Napoli, riconfermato per altri cinque anni, dice di avere la coscienza a posto e pronuncia frasi sibilline sulla sua permanenza in Consiglio comunale: "Al momento resto in Consiglio comunale, poi valuteremo nelle prossime settimane". Un'affermazione che potrebbe preludere a un suo disimpegno, come sembra emergere anche da altre sue dichiarazioni: "Volevo regalare cinque anni a Napoli, a questo punto me li riprendo".

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Che sia solo il frutto dell'amarezza per un risultato comunque messo in preventivo alla vigilia, ma forse non in queste proporzioni, oppure un'analisi più ragionata, lo si vedrà nei prossimi giorni. Intanto però l'imprenditore che ha provato a sfidare De Magistris è sicuro di una cosa: "Ho la coscienza a posto. Ora tocca ad altri". Lettieri ha ringraziato tutto il suo staff e i sostenitori nella conferenza stampa post voto, affermando di averci "provato fino in fondo". Resta una grande delusione: sia perché il Pd non lo ha sostenuto come voleva – "l'ennesimo errore fatto a Napoli, ha la responsabilità della vittoria di De Magistris" – sia per il drastico calo dell'affluenza: "Sono preoccupato perché sette elettori su dieci non sono andati alle urne". A farlo rimanere a Palazzo San Giacomo alla fine potrebbe essere però proprio il suo eterno rivale, che ha continuato ad attaccare anche questa mattina: "Non ha un progetto per la città mentre il mio era il migliore". E allora ecco che sembra emergere la voglia di continuare a lottare: "Io non mi rassegno, ho deciso di combattere per la mia città". I prossimi giorni diranno cosa prevarrà tra l'amarezza e la voglia di continuare a fare opposizione a De Magistris.

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