Mare inquinato a Napoli, grossa chiazza davanti la rotonda di via Nazario Sauro
Una macchia bianca a mare in via Nazario Sauro. La chiazza lunga una decina di metri è comparsa questa mattina, poco distante dalla scogliera, nei pressi della rotonda, nello specchio d'acqua tra il Castel dell'Ovo e i giardini del Molosiglio, trasportata probabilmente dalla marea. Con l'arrivo dell'estate e la fine del lockdown del Coronavirus anche lo specchio d'acqua del Golfo di Napoli torna sporco. Oltre agli scarichi illegali che purtroppo si verificano spesso, a contribuire all'inquinamento c'è anche la maggior presenza delle imbarcazioni a mare in questo periodo. La fase 2 del Coronavirus, infatti, ha ridato la possibilità di poter riprendere gli spostamenti anche a mare, che durante i due mesi di blocco erano stati fermati. Le acque del Golfo, infatti, dal Capo di Posillipo fino al Porto erano diventate cristalline. Addirittura tra marzo e aprile si erano avvistati i delfini al largo di Posillipo e della pietra salata.
Tra la fine di maggio e l'inizio di giugno, però, complice anche il vento caldo e polveroso dello scirocco proveniente da Sud-Est, sono ricomparse le chiazze bianche sul Lungomare di Napoli che non eravamo più abituati a vedere da un po'. Eppure, solo pochi giorni fa sono stati diffusi i dati delle Bandiere Blu 2020, ovvero i punti ritenuti più puliti della costa in Campania. E la regione è sul podio, al terzo posto in Italia, con 19 bandiere e un nuovo ingresso, rappresentato da Vico Equense. Per quel che riguarda i rilievi Arpac per l'avvio stagione balneare 2020, le analisi sono state bloccate dall'emergenza COVID-19 dopo un provvedimento del governo a garanzia del personale tecnico che effettua i campionamenti, con la possibilità da parte delle Regioni e delle Arpa di modificare le date di campionamento delle acque di balneazione, già inserite sul Portale Acque del Ministero, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.