video suggerito
video suggerito

Mare inquinato a Napoli, grossa chiazza davanti la rotonda di via Nazario Sauro

Una macchia bianca a mare, lunga una decina di metri, è comparsa questa mattina sul Lungomare di Napoli, poco distante dalla scogliera, nei pressi della rotonda di via Nazario Sauro. Con l’arrivo dell’estate e la fine del lockdown del Coronavirus anche lo specchio d’acqua del Golfo di Napoli torna sporco.
A cura di Pierluigi Frattasi
233 CONDIVISIONI
Chiazza bianca al largo di via Nazario Sauro a Napoli
Chiazza bianca al largo di via Nazario Sauro a Napoli

Una macchia bianca a mare in via Nazario Sauro. La chiazza lunga una decina di metri è comparsa questa mattina, poco distante dalla scogliera, nei pressi della rotonda, nello specchio d'acqua tra il Castel dell'Ovo e i giardini del Molosiglio, trasportata probabilmente dalla marea. Con l'arrivo dell'estate e la fine del lockdown del Coronavirus anche lo specchio d'acqua del Golfo di Napoli torna sporco. Oltre agli scarichi illegali che purtroppo si verificano spesso, a contribuire all'inquinamento c'è anche la maggior presenza delle imbarcazioni a mare in questo periodo. La fase 2 del Coronavirus, infatti, ha ridato la possibilità di poter riprendere gli spostamenti anche a mare, che durante i due mesi di blocco erano stati fermati. Le acque del Golfo, infatti, dal Capo di Posillipo fino al Porto erano diventate cristalline. Addirittura tra marzo e aprile si erano avvistati i delfini al largo di Posillipo e della pietra salata.

Tra la fine di maggio e l'inizio di giugno, però, complice anche il vento caldo e polveroso dello scirocco proveniente da Sud-Est, sono ricomparse le chiazze bianche sul Lungomare di Napoli che non eravamo più abituati a vedere da un po'. Eppure, solo pochi giorni fa sono stati diffusi i dati delle Bandiere Blu 2020, ovvero i punti ritenuti più puliti della costa in Campania. E la regione è sul podio, al terzo posto in Italia, con 19 bandiere e un nuovo ingresso, rappresentato da Vico Equense. Per quel che riguarda i rilievi Arpac per l'avvio stagione balneare 2020, le analisi sono state bloccate dall'emergenza COVID-19 dopo un provvedimento del governo a garanzia del personale tecnico che effettua i campionamenti, con la possibilità da parte delle Regioni e delle Arpa di modificare le date di campionamento delle acque di balneazione, già inserite sul Portale Acque del Ministero, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

233 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views