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Napoli, militari di Strade Sicure insultati e minacciati da un ragazzo al Vasto

Un giovane fuori di sé, che sarebbe un tossicodipendente, se la prende con una pattuglia dell’Esercito dell’operazione Strade Sicure. L’aggressione verbale, che grazie al sangue freddo dei militari non è diventata fisica, è stata ripresa con un cellulare, il video diffuso su Facebook. L’episodio è accaduto a Napoli, nella zona del Vasto.
A cura di Nico Falco
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Insultato di continuo, con toni minacciosi e di sfida, ma è riuscito a mantenere la calma. A tenere distante l'aggressore quanto possibile, mentre il collega seguiva la scena a poco più di un metro, pronto a intervenire, e un terzo militare, al telefono, stava presumibilmente richiedendo l'intervento delle forze dell'ordine. L'episodio, avvenuto a Napoli, è stato ripreso con un telefonino, il video è stato pubblicato sui social network venendo in breve condiviso decine di volte. Le immagini ritraggono una pattuglia dell'Esercito, impegnata nell'operazione Strade Sicure. La zona sarebbe quella del Vasto, nei pressi della Stazione Centrale di piazza Garibaldi.

Nelle immagini, pubblicate dalla pagina "La Gravità della Notizia", si vede un ragazzo che si avvicina con fare minaccioso verso uno dei soldati in presidio e lo minaccia. Si tratterebbe di un tossicodipendente. Lo insulta e lo provoca: "Vuoi vedere, vuoi vedere?", continuando a offenderlo. Il soldato evita il contatto fisico, presumibilmente si è reso conto di avere a che fare con una persona con problemi, come pare dai movimenti delle dita dell'uomo che sembrano contrazioni involontarie. Il militare lo tiene a distanza con un braccio e, quando lui avanza, indietreggia. Fa il possibile per evitare che la situazione trascenda e non reagisce nemmeno quando il giovane comincia con le minacce e continua ad andare verso di lui.

Intorno, alcune persone guardano senza intervenire. Su Facebook, i commenti si dividono tra chi parteggia per il militare, complimentandosi con il sangue freddo che gli ha permesso di tenere in ogni caso la situazione sotto controllo, e chi invoca modifiche alle regole di ingaggio, che avrebbero consentito ai tre soldati di intervenire direttamente, senza attendere l'arrivo di polizia o carabinieri, per bloccare quello che, in fin dei conti, poteva essere un pericolo non solo per loro ma anche per i passanti.

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