Napoli non dimentica George Floyd: centinaia di ragazzi in corteo davanti al Consolato Usa
Ci sono ragazzini anche di 15, 16 anni, alla manifestazione napoletana per chiedere giustizia per George Floyd, l'afroamericano ucciso negli Stati Uniti, a Minneapolis, da un poliziotto che l'ha soffocato a terra stringendogli il collo con un ginocchio mentre altri agenti assistevano impassibili. In centinaia hanno manifestato questo pomeriggio, davanti al consolato degli Stati Uniti d'America, chiedendo giustizia per l'uomo ucciso dalla polizia e in generale per tutti gli atti brutali della polizia americana e per le politiche del presidente Donald Trump e la sua decisione di trattare il collettivo Antifa come una organizzazione terroristica negli Usa. Studenti, migranti, esponenti della rete antirazzista napoletana si sono ritrovati con cartelli, slogan. Molti dei manifestanti indossavano la mascherina, alcuni con la scritta ‘I can't breathe', non posso respirare, la frase pronunciata da Floyd prima di morire ucciso. Molti, quasi tutti, in mascherina, poca possibilità vista la natura stessa della mobilitazione, di rispettare il divieto di assembramento, il gruppone di giovani manifestanti ha protestato a distanza dal civico 2 di piazza della Repubblica, sede del consolato statunitense a Napoli, protetto da un nutrito numero di agenti delle forze dell'ordine.
“Chi si sente antifascista non può restare a guardare – dichiarano Zidan Shehadeh e Gennaro Artuso dell'Unione degli Studenti -.Per queste ragioni promuoviamo le mobilitazioni che stanno iniziando nel nostro territorio. Chiediamo alle alle istituzioni di questo Paese di fare una scelta di campo: dare solidarietà alle manifestazioni contro il razzismo e dissociarsi da chi sostiene che l’antifascismo sia terrorismo". Si sono sono uniti alla protesta anche i cortei che chiedono ancora giustizia per Davide Bifolco ed Ugo Russo.
Decine le altre manifestazioni in grandi città europee: migliaia di manifestanti si sono radunati in Alexanderplatz a Berlino e altri raduni sono in programma in altre 25 città tedesche; tensioni e scontri a Parigi davanti all'ambasciata statunitense; in diverse città del Regno Unito si protesta contro il razzismo: a Londra la protesta è confluita in Parliament Square, di fronte a Westminster. Il tutto mentre oggi, nella chiesa locale di Fayetteville, nel North Carolina, tra le 11 e le 13 (le 17 e le 19 in Italia) ci sarà una commemorazione per Floyd.