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Napoli, polizia trova buste con pietre prima del corteo degli studenti

Le forze dell’ordine hanno scoperto alcune buste contenenti pietre nei pressi di Piazza Garibaldi, dove si sono radunati migliaia di studenti provenienti da tutta la Campania per la manifestazione di quest’oggi contro il governo. Chiuse le porte d’ingresso della Federico II dove è presente una conferenza con il ministro Lezzi.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un'immagine del corteo studentesco di quest'oggi. [Foto / Fanpage.it]
Un'immagine del corteo studentesco di quest'oggi. [Foto / Fanpage.it]

Buste colme di pietre scoperte dalla Polizia nei pressi di piazza Garibaldi prima della partenza del corteo degli studenti. La scoperta è avvenuta durante le operazioni di bonifica che hanno preceduto la manifestazione prevista per oggi, venerdì 16 novembre, in diverse piazze d'Italia tra cui il capoluogo partenopeo. Proprio da piazza Garibaldi è partito uno dei due cortei che, assieme a quello la cui partenza è prevista da Piazza del Gesù, per poi ricongiungersi a Piazza Municipio.

Dopo il ritrovamento delle buste da parte delle forze dell'ordine, si sono radunate alcune migliaia di studenti provenienti da tutta la Campania per dare il via alla manifestazione. La situazione, a corteo ormai in corso, è comunque più che tranquilla: gli studenti scandiscono slogan contro il governo ed in particolare contro Salvini, chiedendo più investimenti per l'istruzione pubblica e contestando il decreto sicurezza oltre che la presenza del vice-premier leghista di ieri a Napoli, dove ha partecipato ad un vertice in prefettura.

Chiuse invece le porte d'ingresso della Federico II, con presidio degli agenti dei Reparti Mobili che indossano i caschi: nell'ateneo federiciano è infatti un corso un convegno al quale partecipa il ministro per il sud Barbara Lezzi. Gli studenti hanno però lasciato sulle scale uno striscione con la scritta "Governo del manganello. Stop repressione violenza di Stato": sempre come segno di protesta, i ragazzi si sono anche dipinti le mani di rosso sangue, lasciando anche l'impronta sul volto di Salvini presente su alcuni cartelloni. Accesi anche fumogeni lungo il corso Umberto I.

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