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Napoli, rapinatore seriale riconosciuto e arrestato grazie a un tatuaggio

Un 39enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato con l’accusa di rapina: avrebbe compiuto, tra febbraio e marzo, sei rapine. L’uomo, già in carcere, è stato riconosciuto grazie ad uno scorpione tatuato sulla mano.
A cura di Valerio Papadia
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È stato, per circa un mese, il terrore dei passanti tra i quartieri Vomero e San Carlo all'Arena, a Napoli: sei rapine compiute tra il febbraio e il marzo del 2018. Il rapinatore seriale, però, un 39enne già noto alle forze dell'ordine, è stato tradito da un tatuaggio che ha sulla mano: uno scorpione grazie al quale è stato riconosciuto e arrestato dai carabinieri della stazione Vomero-Arenella e dagli agenti del commissariato San Carlo all'Arena della Polizia di Stato, che gli hanno consegnato l'ordinanza di custodia cautelare per rapina e porto abusivo d'armi nel carcere di Poggioreale, dove l'uomo è già detenuto per una tentata rapina avvenuta lo scorso marzo.

La prima rapina, secondo la polizia – che si occupa di quelle avvenute nel quartiere San Carlo all'Arena – è stata compiuta il 14 febbraio, giorno di San Valentino, quando il 39enne, in piazza Cavour, armato di coltello, ha rubato il cellulare a una giovane donna. Quattro giorni dopo, ancora nella piazza del centro storico di Napoli, l'uomo ha rubato ancora un cellulare, di nuovo armato di coltello, a una coppia di turisti pugliesi. E poi ancora, il giorno seguente, ha rapinato un uomo, vicino al Museo Archeologico Nazionale, del cellulare e di una banconota da 50 euro. I carabinieri, invece, gli hanno attribuito la responsabilità di una rapina commessa ai danni di un fruttivendolo all'Arenella, ai quali il 39enne ha sottratto 500 euro. In piazza Medaglie d'Oro, poi, in due differenti occasioni, l'uomo ha rapinato un ragazzo e una ragazza dei rispettivi telefoni cellulari.

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