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Napoli, saluto romano ai funerali dell’ex governatore Antonio Rastrelli

Si sono svolti questa mattina, 17 agosto, a Napoli, i funerali di Antonio Rastrelli, figura storica del Msi ed e governatore della Regione Campania. All’uscita del feretro dalla chiesa del Sacro Cuore del corso Vittorio Emanuele II gli attivisti, tra i quali chi aveva condiviso la sua storia politica, gli hanno tributato il saluto romano.
A cura di Nico Falco
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"Camerata Rastrelli!". "Presente!". Per tre volte, non appena la bara ha oltrepassato la soglia della chiesa, per l'ultimo viaggio verso il carro funebre che l'avrebbe portato al cimitero. Il grido, accompagnato dal braccio teso nel saluto romano, è stato l'ultimo saluto che gli attivisti di destra hanno tributato ad Antonio Rastrelli, morto il giorno di Ferragosto a 91 anni, durante i funerali che si sono tenuti oggi a Napoli. Rastrelli, nato a Portici, storico militante del Msi e considerato tra i fondatori del fascismo napoletano, aveva aderito nel 1995 alla svolta di Fiuggi di Alleanza Nazionale; avvocato cassazionista, era stato senatore della Repubblica per quattro legislature, deputato al Parlamento e sottosegretario al Tesoro nel primo governo Berlusconi presidente della Giunta regionale della Campania dal 1995 al 1999; successivamente era stato componente laico del Consiglio Superiore della Giustizia Amministrativa.

La cerimonia funebre si è svolta nella chiesa del Sacro Cuore, in corso Vittorio Emanuele II. Presenti molti degli amici che avevano accompagnato Rastrelli nella sua carriera politica, sin dagli albori, quando era tra le persone più vicine allo storico segretario Giorgio Almirante. Alla fine della cerimonia, mentre il feretro veniva portato fuori dalla chiesa, qualcuno ha dato l'attenti e poi ha ripetuto per tre volte "Camerata Rastrelli!", grido a cui gli altri hanno risposto "Presente!", col braccio destro teso. Il feretro è stato poi caricato sul carro tra gli applausi.

Antonio Bassolino, che prese le redini della Regione Campania dopo Rastrelli, lo aveva ricordato con un post su Facebook. "Siamo sempre stati su posizioni politiche diverse e perfino opposte: lui veniva dal Msi e io dal Pci – ha scritto l'ex governatore e sindaco di Napoli – ma tutti e due con il senso delle istituzioni. Siamo stati leali avversari, e mai nemici".

Il vicesindaco Enrico Panini: "Gesto deplorevole"

Sulla vicenda si è espresso il vicesindaco di Napoli Enrico Panini, intervenuto ai funerali di Antonio Rastrelli in rappresentanza dell'amministrazione comunale, condannando fermamente quanto accaduto all'esterno della chiesa. "Terminata la cerimonia il nostro gonfalone e la rappresentanza ufficiale del Comune sono usciti dalla chiesa e si sono allontanati. Rispettiamo il dolore della famiglia ma prendiamo nettamente le distanze dall'uso del saluto dei legionari fascisti con il quale terminata la cerimonia, sul sagrato della chiesa, è stata accolta la bara alla sua uscita.
Una manifestazione, questa, davvero deplorevole e che condanniamo nettamente, che nulla ha a che fare con il dolore – che rispettiamo sempre – ma che ripropone parole e rituali sconfitti dalla storia, cacciati dalla prima città che, da sola, si è liberata dei nazifascisti, cancellati da una Costituzione democratica che ripudia ogni ritorno al passato. Napoli non meritava niente di tutto ciò" ha detto il vicesindaco Panini in una nota.

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