Napoli, ascensore “bunker” in villa: stop ai lavori. La soprintendenza assicura: “Si farà”
Un bunker in cemento armato è comparso nella villa comunale di Napoli facendo scoppiare la polemica. Si tratta dell'ascensore della Linea 6, stazione di piazza San Pasquale. Un progetto approvato nel lontano 2006 e, a distanza di 10 anni, i cittadini chiedono il conto di quanto ha preso forma davanti ai loro occhi. La struttura, costruita per essere adibita a vano ascensore disabili, è sorta giusto davanti alla Cassa armonica della villa. Ma la società che ha svolto i lavori è intervenuta per chiarire la propria posizione: "È tutto regolare, questo è un progetto pluriapprovato e la struttura in cemento è provvisoria. Sarà poi ricoperta di acciaio inox a specchio e rifletterà gli alberi verdi che saranno piantati di qui a poco, come il progetto di Boris Podrecca prevede. Di abbatterla non se ne parla proprio".
Sit-in di protesta previsto per il 23 giugno
Ma intanto le proteste hanno preso il sopravvento. Lo chiamano "obbrobrio" i residenti e i comitati civici che hanno organizzato un sit-in per il 23 giugno alle ore 11 in villa. Progetto Napoli, uno dei comitati capeggiato dall'architetto Antonella Pane, è stato tra i più sensibili e ha dichiarato subito battaglia. Sulla pagina dell'evento lanciato su facebook si legge: "Uno sfregio alla cultura reso possibile dalla ‘latitanza' degli organi preposti alla vigilanza. Chiediamo l'abbattimento di questo bunker di cemento a servizio di una inutile linea metropolitana".
L'assessore alle Infrastrutture: "Stop ai lavori"
In seguito al sopralluogo effettuato dai tecnici del comune, Mario Calabrese, assessore comunale alle Infrastrutture, ha deciso di sospendere i lavori in corso e ha teso una mano ai cittadini contrariati: "Abbiamo convocato i responsabili degli uffici coinvolti nella realizzazione dell’ascensore. Approfondiremo tutti gli aspetti autorizzativi". Segno che i dubbi sulla realizzazione della struttura siano fondati: il piano previsto in origine, infatti, sembra essere diverso da quello poi attuato. La costruzione del vano ascensore avrebbe dovuto tener conto del valore architettonico del sito e l'ipotesi più concreta sembrava essere quella di una struttura in vetro, esattamente come quella della metropolitana di piazza Dante o di piazza Municipio.
Il soprintendente: "L'ascensore si farà"
Nel giorno del sit-in organizzato dal comitato Progetto Napoli, il soprintendente Luciano Garella fa sapere che i lavori proseguiranno: "L'ascensore si farà. Ragioneremo sui materiali da utilizzare, nella peggiore delle ipotesi – ha dichiarato – sarà sostituito da un altro manufatto". E sulla decisione del comune di sospendere i lavori non ha mosso critiche: "Il Comune ha fatto bene. Abbiamo stabilito di prenderci una pausa di riflessione per analizzare i documenti e placare le polemiche poco produttive. Ma non resteranno fermi a lungo".