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Napoli, sfiducia a De Magistris, il M5S dice no: il sindaco è salvo

“Le dimissioni dei consiglieri di opposizione dal notaio? Una ‘sfiducia elettorale’ che finirebbe col salvare de Magistris restituendogli agibilità politica. Noi, invece, siamo per la ‘sfiducia politica’, come la mancata approvazione del rendiconto o del piano di riequilibrio”. I consiglieri del Movimento 5 Stelle di Napoli, Matteo Brambilla e Marta Matano in una nota congiunta si smarcano dall’iniziativa annunciata dal centrodestra per la riunione del consiglio comunale di domani volta a staccare la spina all’amministrazione de Magistris. Senza i pentastellati non si raggiungono i 21 consiglieri necessari per la sfiducia.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Le dimissioni dei consiglieri di opposizione dal notaio? Una ‘sfiducia elettorale' che finirebbe col salvare de Magistris restituendogli agibilità politica. Noi, invece, siamo per la ‘sfiducia politica', come la mancata approvazione del rendiconto o del piano di riequilibrio”. I consiglieri del Movimento 5 Stelle di Napoli, Matteo Brambilla e Marta Matano in una nota congiunta si smarcano dall'iniziativa annunciata dal centrodestra per la riunione del consiglio comunale di domani volta a staccare la spina all'amministrazione de Magistris: ossia la firma contestuale delle dimissioni di 21 consiglieri che comporterebbe lo scioglimento dell'assemblea cittadina e l'indizione delle elezioni, probabilmente abbinate alle regionali nell'election day di settembre. La proposta delle dimissioni è stata lanciata dal centrodestra, con Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega in prima fila. E domani in aula è stata annunciata la presenza del notaio Giampiero De Cesare, responsabile giustizia di Napoli del partito di Giorgia Meloni, che dovrebbe raccogliere appunto le firme per le dimissioni. Favorevoli alle dimissioni anche il Pd e il gruppo La Città, mentre Iv si è riunita oggi per decidere, ma ha annunciato che potrebbe aderire alla sfiducia se ci saranno i numeri. Ma senza i due voti dei consiglieri del M5S i numeri per le dimissioni domani non ci sono, salvo ripensamenti dell'ultimo secondo.

Sfiducia a de Magistris non ci sono i numeri

Ma i numeri ci sono? Probabilmente no. Con il venir meno delle firme dei pentastellati Matteo Brambilla e Marta Matano, che si sono smarcati dall'iniziativa del centrodestra, si arriva a 19 consiglieri. Per sciogliere anzitempo il consiglio comunale di Napoli ne servono 21: la metà dei consiglieri (40) più uno. Fratelli d'Italia ne conta 2: Marco Nonno e Andrea Santoro, disponibili a staccare la spina. La Lega uno: Vincenzo Moretto. Forza Italia altri 3: Stanislao Lanzotti, Salvatore Guangi e Mara Carfagna, che è anche parlamentare. Non contraria alla sfiducia anche La Città, con Roberta Giova, Alessia Quaglietta e Diego Venanzoni. Nonché il Pd con Federico Arienzo, Aniello Esposito e Salvatore Madonna. Nel gruppo di opposizione poi figurano Napoli Popolare con Domenico Palmieri e nel gruppo misto Anna Ulleto, Nino Simeone e Gaetano Troncone. In forse Italia Viva che conta Carmine Sgambati, Manuela Mirra e Gabriele Mundo. La coordinatrice di Napoli Graziella Pagano ha commentato su Facebook: "se 18 consiglieri comunali di Napoli firmano la sfiducia al Sindaco presentando le dimissioni al notaio, Italia Viva non farà la stampella di De Magistris e contribuirà a mandarlo a casa”.

M5S: "no alla sfiducia elettorale"

I consiglieri comunali di Napoli del Movimento 5 stelle argomentano così la loro decisione: “la proposta annunciata di depositare le dimissioni presso un notaio durante il prossimo consiglio comunale è una “sfiducia elettorale” – affermano Marta Matano e Matteo Brambilla – Questo atto, presentato a pochi mesi dalle prossime elezioni regionali, appare più una manovra di riposizionamento dei partiti per la composizione delle liste, piuttosto che un’azione di sfiducia politica all’operato dell’amministrazione De Magistris o nell’interesse dei cittadini. Tale atto consentirebbe solo al Sindaco di non assumersi le responsabilità del suo fallimento politico amministrativo, che sarebbe stato sancito alla presentazione del Rendiconto 2019. Crediamo che una sfiducia debba essere presentata su basi politiche oggettive, come la mancata approvazione del rendiconto e la mancata approvazione dei provvedimenti di riequilibrio finanziario; è su questo che si vedrà chi vuole solo “salvare politicamente” il Sindaco e non vuole il bene dei cittadini. Con la “sfiducia elettorale”, invece, se da un lato si intende bocciare il Sindaco per incapacità politico amministrativa dall’altro gli si concede una nuova agibilità politica, consentendogli di continuare la sua perenne campagna elettorale invece di svolgere il suo ruolo di Sindaco. Ci riserviamo di valutare concretamente le posizioni degli altri gruppi consiliari in ordine ad una sfiducia politica al Sindaco”.

L'appello di DemA: incomprensibile aprire una crisi ora

“Per quanto sia legittimo che esponenti dell’opposizione si adoperino per la caduta di un’amministrazione avversa – scrive il gruppo consiliare Dema – riteniamo che esista una coerenza istituzionale ed un’opportunità politica che rendono incomprensibile, anche agli occhi dei cittadini, una crisi comunale in un momento come questo. Siamo di fronte ad un nemico comune che la città deve affrontare unita: la ripartenza delle attività è difficile, dato anche il grosso impatto che il turismo – ferocemente colpito dalla pandemia – ha acquisito negli ultimi anni per Napoli. C’è bisogno che il Consiglio Comunale, espressione di tutti i Cittadini, si faccia portatore di un’istanza unanime al Governo per un impegno concreto a favore di Napoli e di tutti i Comuni del Paese, perché sono i Comuni a dover dare risposte immediate e concrete alle persone. Dove non arriva il Comune, arrivano le mafie: bisogna che lo stato faccia tutto il possibile e lo faccia ora. Invece di fermare quanto l’Amministrazione sta facendo, anche in collaborazione con la Regione e la Città Metropolitana, c’è bisogno che si giunga alla fine della consiliatura mettendo al sicuro quante più risorse possibile, emanando quante più delibere necessarie per rispondere alle esigenze dei Cittadini ed alle necessità di bilancio, recuperando gli stessi obiettivi che gran parte dell’opposizione ha rivendicato nei recenti incontri col Sindaco e nell’ultima seduta di Consiglio. Il Gruppo demA fa appello all’intelligenza, alla coerenza istituzionale e al senso di responsabilità che in questi anni hanno contraddistinto l’azione dei consiglieri di opposizione, affinché gli interessi della città abbiano a prevalere su ogni altra considerazione. La gente di Napoli ha mostrato maturità e saggezza nell’affrontare il covid-19: che anche i politici sappiano rispondere a quanto questo difficile momento chiede a tutti noi”.

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