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Napoli, sfregiata la statua dell’Imperatore Ottaviano Augusto di via Cesario Console

Scritte e disegni alla base della statua dell’imperatore Augusto sulla terrazza di via Cesario Console. Ennesimo sfregio ad un monumento partenopeo. Nei mesi scorsi erano state vandalizzate anche la Fontana del Sebeto che si trova poco distante e la statua di Umberto I nell’emiciclo di Santa Lucia.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La statua di Augusto vandalizzata sulla terrazza di via Cesario Console. [Foto @Giuseppe Cozzolino/Fanpage.it]
La statua di Augusto vandalizzata sulla terrazza di via Cesario Console. [Foto @Giuseppe Cozzolino/Fanpage.it]

Vandali in azione nel quartiere di Chiaia: nel mirino, ancora una volta, finiscono i monumenti di Napoli. In quest'ultimo caso, è toccato alla statua dell'Imperatore Ottaviano Augusto, che si trova sulla Terrazza di via Cesario Console. Qualcuno, infatti, si è "divertito" a realizzare un graffito dai contenuti "espliciti" alla base del monumento che raffigura l'imperatore romano. Solo l'ultimo caso, in ordine di tempo, di un fenomeno sempre più tristemente diffuso a Napoli, e che vede presi di mira i migliori monumenti partenopei che, immortalati dai turisti, finiscono per essere ricordati soprattutto per il pessimo stato in cui si trovano non tanto per l'incuria del tempo, ma per l'inciviltà dei propri abitanti.

L'Augusto di Prima Porta

La statua ritrae l'imperatore Augusto nella sua posa del adlocultio, ovvero nell'incitamento all'esercito prima della battaglia: in piedi e con il braccio destro alzato per richiedere il silenzio prima di prendere la parola. La statua originale, attualmente nei Musei Vaticani, venne ritrovata il 20 aprile 1863 nella villa di Livia Drusilla, sua moglie, a Prima Porta, da cui il nome. Ma le repliche, dovute anche al fatto che il volto di Augusto risulta realizzato nelle sue reali fattezze, sono abbondate negli anni successivi alla scoperta. Tra cui, appunto, quella sulla Terrazza di via Cesario Console dove fu installata nel 1936 durante i lavori di "modernizzazione" dell'odierna Chiaia, con la colata finale di via Caracciolo.

I vandalismi della Fontana del Sebeto

Anche la Fontana del Sebeto, detta "Fontana del Gigante", che si trova poco distante, fu oggetto nei mesi scorsi di vandalismi di vario tipo, con ragazzini intenti a scrivere sui marmi improbabili frasi d'amore e dediche alla rispettiva squadra del cuore. Sfregi puri e semplici, talvolta anche abbastanza gravi, realizzati da chi non ha il minimo rispetto per la propria città né tantomeno è dotato di un senso civico in grado di far loro comprendere che cioè che è "di tutti" non vuol dire "proprio". Fontana del Sebeto che fu montata nell'attuale collocazione nel 1939, dopo il completamento dei lavori dell'ampliamento della parte costiera di Chiaia: originariamente, infatti, si trovava al termine della strada Gusmana, conosciuto anche come salita del Gigante ed oggi rinominata via Cesario Console, su un muraglione che affacciava sul sottostante arsenale cittadino e posizionata di fronte a via Santa Lucia.

Una delle scritte vandaliche sulla Fontana del Sebeto. [Foto / Fanpage.it]
Una delle scritte vandaliche sulla Fontana del Sebeto. [Foto / Fanpage.it]
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