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Napoli, sono 18 i bimbi respinti al primo giorno di scuola perché non vaccinati

Sono 18, a Napoli e in tutta la Campania, i bambini che sono stati respinti dalle scuole d’infanzia e dai nidi in quanto non in regola con le vaccinazioni obbligatorie previste dal decreto Lorenzin. Tutti i casi sono avvenuti all’interno dello stesso istituto, il comprensivo D’Aosta-Scura che si trova ai Quartieri spagnoli.
A cura di Francesco Loiacono
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Sono 18, a Napoli e in tutta la Campania, i bambini che non hanno potuto sedersi tra i banchi assieme ai loro compagni per il primo giorno di scuola, in quanto non vaccinati. È accaduto all'interno dello stesso istituto, il comprensivo D'Aosta-Scura che si trova ai Quartieri spagnoli, nel centro storico del capoluogo campano. Secondo quanto affermato dal direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale della Campania, Luisa Franzese, questi 18 bambini sono gli unici, in tutta la Campania, che non hanno potuto partecipare alle lezioni perché non in regola con il decreto Lorenzin, che ha disposto l'obbligo di vaccinazione per tutti i bambini che frequentano le scuole d'infanzia e i nidi.

In alcuni casi le famiglie non avevano avuto il tempo di fare le autocertificazioni

La segnalazione, come affermato dalla Franzese al quotidiano "Il Mattino", era riferita all'inizio a 36 famiglie che non avevano fatto l'autocertificazione necessaria per consentire ai propri figli l'accesso nelle scuole. In 18 casi però l'allarme è rientrato: le rispettive famiglie non avevano semplicemente avuto il tempo di fare le necessarie autocertificazioni, motivo per cui i bimbi non si sono presentati a scuola. Adesso bisognerà capire se le restanti famiglie sono contrarie alla vaccinazione, oppure se anche per loro si tratta semplicemente di un problema dovuto alla mancanza delle autocertificazioni.

Casi simili si sono registrati in tutta Italia, ma la legge è chiara

In tutta Italia si sono registrati casi simili di bambini non ammessi alle scuole materne o ai nidi, perché sprovvisti dei certificati vaccinali o delle autocertificazioni. La legge, però, è chiara: fino ai 6 anni ai bambini non in regola con il decreto Lorenzin è vietato l'accesso. A nulla dunque sono serviti gli interventi dei carabinieri, che in alcuni casi (come a Milano e Sesto San Giovanni) sono stati chiamati dai genitori dei bambini respinti: i militari non hanno potuto fare altro che prendere atto della situazione.

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