Napoli, tabaccaio aggredito nella stazione di Chiaiano: condizioni ancora gravi ma stabili
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Restano stazionarie le condizioni del tabaccaio napoletano aggredito nel fine settimana nella metropolitana di Chiaiano. La prognosi resta però riservata, visto che l'uomo resta ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Cardarelli: la vicenda ha destato molto scalpore anche a livello nazionale, vista la brutalità con cui è avvenuta l'aggressione. Pare infatti che il tabaccaio avesse chiesto all'aggressore, un nigeriano di 36 anni, di spostarsi dall'ingresso della ricevitoria che si trova all'interno della stazione della metropolitana e dove il 52enne lavora, e che per questo l'uomo avrebbe reagito colpendolo con un violento pugno al volto, che gli ha causato poi un'emorragia cerebrale. Sulla vicenda si è espresso anche il vice-premier e ministro degli Interni, Matteo Salvini, che ha spiegato che "il nigeriano sarà espulso col decreto Sicurezza, in Italia non c'è più spazio per clandestini e criminali".
La solidarietà della Federazione Italiana Tabaccai
Solidarietà al tabaccaio aggredito è arrivata anche Francesco Marigliano, Presidente Provinciale di Napoli della Federazione Italiana Tabaccai, l'organizzazione sindacale che rappresenta i rivenditori di generi di monopolio e che nella sola Napoli e provincia partenopea conta oltre 1.300 tabaccherie. Marigliano, contattato da Fanpage.it, ha espresso così la propria vicinanza alla vittima dell'aggressione:
"La solidarietà della Federazione italiana tabaccai di Napoli e mia personale al nostro collega tabaccaio di Chiaiano per la brutale aggressione di cui è stato vittima. Un episodio gravissimo e una violenza immotivata. Ringrazio le forze dell'ordine che hanno assicurato il malvivente alla giustizia. Adesso la nostra unica preoccupazione è per le condizioni di salute del nostro collega che restano gravi".