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Napoli, telecamere spia contro chi abbandona rifiuti in strada: subito tre denunciati

Le telecamere spia attivate a Napoli per controllare l’abbandono di rifiuti in strada hanno già fatto emergere tre casi diversi, tra Ponticelli, San Carlo all’Arena e Zona Ospedaliera. Mezzi sequestrati e denunciati i responsabili. L’assessore clemente: “Ottimo sistema per contrastare questi comportamenti”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Telecamere spia per scoprire chi abbandona in strada i rifiuti. E appena accese, ci sono già i primi tre sequestri. I dispositivi sono stati posizionati in diversi punti della città, dal centro alle periferie, in grado di riconoscere anche i movimenti dei veicoli, leggerne le targhe anche di notte e permettere così di identificare il titolare del veicolo con i dati anagrafici. E in poco tempo, sono stati già sequestrati tre veicoli, i cui proprietari sono stati sorpresi a sversare rifiuti in strada: i responsabili, tra le altre cose, sono stati costretti anche a "riprendere" i propri rifiuti e smaltirli in maniera lecita.

Il primo caso a Ponticelli, dove un uomo ha abbandonato assieme ad un altro uomo per tre volte materassi e reti sulla carreggiata nei pressi di una scuola: rintracciati, sono risultati essere esercenti di un negozio di vendita di materassi che, all'atto di consegna del prodotto, ritiravano i vecchi materassi e le vecchie reti, abbandonandoli poi in strada. Il secondo caso a San Carlo all'Arena, in zona Sant'Eframo, dove un furgone è stato sorpreso ad abbandonare scarti di lavorazione di un fioraio accanto le campane della raccolta differenziata. Anche in questo caso, è scattato il sequestro e la denuncia da parte delle forze dell'ordine. Infine, in Zona Ospedaliera, è stato beccato un piccolo autocarro che abbandonava i rifiuti rimossi dalle cantine accanto alle campane della differenziata.  E anche in questo caso, c'è stato sequestro del mezzo e denuncia da parte della Polizia Municipale di Napoli. "L’acquisto delle telecamere spia sta portando i suoi risultati", ha spiegato l'assessore Alessandra Clemente, "l'implementazione di questi dispositivi in tutti i quartieri ci permetterà di contrastare in modo sempre più incisivo il comportamento criminale di chi non ha alcun rispetto dell’ambiente e degli spazi comuni e che fino a ieri, forse, pensava di restare impunito ed anonimo".

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