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Napoli, uccisero suo marito: oggi la donna ha “adottato” l’assassino

Lucia Montanino, vedova di Gaetano, la guardia giurata uccisa nel 2009 dall’allora 17enne Antonio, ha riabbracciato l’assassino di suo marito, che oggi lavora in un bene confiscato intitolato proprio alla sua vittima.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una bella storia di riscatto e di perdono quella che arriva da Napoli: lei, vedova di una guardia giurata assassinata cinque anni fa; lui, all'epoca dei fatti 17 anni, l'assassino dell'uomo che oggi prova a rifarsi una vita. A distanza di anni, lei lo ha dunque perdonato, tanto da aver "adottato" la famiglia di lui, condannato a 22 anni di carcere, due figli e tanta voglia di ricominciare.

Era il 4 agosto del 2009: Antonio, 17 anni, era in giro a far rapine con altri amici. La sua strada incrociò quella di Gaetano Montanino, 45 anni, che faceva la guardia giurata. I due si ritrovano a Piazza Mercato: Antonio e gli amici provano a rubargli la pistola, ma Gaetano reagì e alla fine restò ucciso. Per quell'omicidio, Antonio fu condannato a 22 anni di carcere. Poi, il pentimento: Antonio vuole incontrare a più ripresa Lucia, la vedova di Gaetano, ma lei non vuole. Poi si ritrovano ad una marcia di Libera. "Era sul palco, tremava, piangeva. Antonio mi ha abbracciata, chiedeva perdono. Mi sentii di stringerlo, di accarezzarlo", racconta Lucia a Repubblica. Da allora, la donna ha iniziato ad occuparsi della famiglia dell'assassino del marito. Antonio, oggi, lavora in un bene confiscato intitolato proprio a Gaetano Montanino, la sua vittima. "Amavo tantissimo mio marito. Ma sapere che dal sangue di Gaetano sta nascendo qualcosa di buono mi dà sollievo. Penso sia un miracolo", ha spiegato ancora la donna.

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