Napoli, una tonnellata di botti illegali in un furgone parcheggiato nel Rione Sanità
Una tonnellata di botti illegali, per 150 chili di polvere attiva. Era una potenziale autobomba il furgone che era stato parcheggiato tra i palazzi nel Rione Sanità, nel centro di Napoli, in cui erano state stipate più di 300 batterie da 100 colpi di fuochi d'artificio vietati. Il mezzo è stato scoperto dagli agenti del Reparto Investigativo della Polizia Municipale, diretto dal capitano Giuseppe De Martino, durante i controlli e le attività predisposti dal comandante Ciro Esposito.
Il furgone, preso a noleggio, era stato lasciato poco distante dai palazzi, in un'area densamente abitata. E i fuochi erano stipati senza nessuna precauzione particolare, da qui la pericolosità rilevata dalle forze dell'ordine. Si trattava di merce in attesa di essere consegnata, che probabilmente sarebbe stata venduta sulle bancarelle o inviata in qualche deposito prima dello smercio al dettaglio per la notte di Capodanno. I fuochi illegali sono stati sequestrati e, dopo il conteggio e la campionatura, sono stati affidati agli artificieri per la distruzione. Il conducente del furgone è stato individuato: si tratta di un napoletano di 55 anni, che è stato denunciato a piede libero.
Nei giorni scorsi era arrivato l'allarme degli artificieri dei carabinieri di Salerno: la novità sul mercato clandestino dei botti per Capodanno 2020 è la "Quota 100", che prende il nome dalla misura della pensione anticipata varata dal Governo. Anche questa volta, come successo negli anni scorsi, si tratta di una vera e propria bomba: contenente tra i 700 e gli 800 grammi di miscuglio esplosivo, è in grado di procurare gravissimi danni e anche di uccidere.