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Aveva in casa una pistola di plastica che spara 635 colpi al minuto

Durante una perquisizione in casa di un uomo, già noto alle forze dell’ordine, i carabinieri dei Quartieri Spagnoli hanno rinvenuto una pistola Glock con matricola abrasa e modifiche al percussore che consentiva all’arma di sparare anche 635 colpi al minuto, più di un kalashnikov. L’uomo è stato arrestato e portato a Poggioreale: deve rispondere del reato di detenzione di arma clandestina e munizionamento.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La pistola modificata, capace di sparare 635 colpi al minuto, recuperata dalle forze dell'ordine in un appartamento dei Quartieri Spagnoli.
La pistola modificata, capace di sparare 635 colpi al minuto, recuperata dalle forze dell'ordine in un appartamento dei Quartieri Spagnoli.

Una pistola modificata per poter sparare 635 colpi al minuto, meglio perfino di un kalashnikov (che può arrivare a sparare 600 colpi al minuto). E' la scoperta fatta dai carabinieri della stazione Quartieri Spagnoli nel popoloso rione napoletano all'interno dell'abitazione di un uomo, già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio: per il possesso di quest'arma, l'uomo è stato così arrestato.

Tutto è iniziato con una perquisizione nell'appartamento dell'uomo, R.N., che vive all'interno dei Quartieri Spagnoli, una delle zone più conosciute di Napoli e che trae il suo nome proprio dal fatto di essere stato edificato durante il XVI secolo per accogliere le truppe militari spagnole destinate sia a "reprimere" le rivolte popolari dei napoletani, sia ad accogliere truppe di passaggio dello sconfinato impero spagnolo, impegnato in guerre interminabili dalle Americhe all'Europa. Durante i controlli, i carabinieri della locale stazione hanno rinvenuto nascosti nel mobiletto del lavandino del bagno una pistola di tipo "glock", in plastica e dunque difficilmente rilevabile dai metal detector, ed un caricatore.

Ma non solo: la pistola è risultata anche avere la matricola abrasa e, soprattutto, una modifica nel percussore, che gli permetteva di sparare fino a 635 colpi al minuto. Lo stesso caricatore, proprio per questo, era stato modificato a sua volta per contenere diciassette proiettili al posto dei quindici "tradizionali". Per l'uomo sono così scattate le manette: deve infatti rispondere del reato di detenzione di arma clandestina e munizionamento. Dopo le classiche formalità di rito, l'uomo è stato quindi tradotto nel carcere di Poggioreale.

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