Nel Parco Verde? Nessuno paga l’affitto. La Corte dei Conti apre un’inchiesta
È finito sulle prime pagine dei giornali per gli agghiaccianti fatti di cronaca nera dei quali è stato teatro e ora, le condizioni di spaventoso degrado in cui versa, sono sotto i riflettori. Il rione Parco Verde di Caivano, con le sue palazzine popolari, il radicato sistema di illegalità sul quale si innesta il traffico di droga, è diventato una priorità. Sotto la lente della Corte dei Conti, ora ci sono i fitti non pagati per i 750 alloggi popolari gestiti dal Comune di Caivano.
La maggior parte degli occupanti della palazzine post terremoto, infatti, è abusiva e morosa. Molti dei legittimi assegnatari degli alloggi popolari non hanno mai messo piede negli appartamenti alla periferia di Caivano e hanno ceduto ad altri i loro alloggi. È quando risulta da una informativa delle forze dell'ordine che documenta il sistema di illegalità dominante nei fabbricati, per questo, divenuti fatiscenti e pericolosi, anche perché, mai interessati da opere di manutenzione.
Ma a chi spetta riscuotere i fitti non pagati? Il compito di intimare il pagamento delle locazioni spetta al Comune caivanese, dopo il fallimento della società Igica, cui inizialmente era stato affidato il compito della riscossione dei crediti, e proprio per il mancato incasso è finita fallita In questa situazione disastrosa si inserisce l'indagine della Corte dei Conti e del magistrato Ferruccio Capalbo, coordinato dal procuratore Tommaso Cottone, secondo i quali esiste un danno di oltre due milioni di euro.