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Fortuna Loffredo: news sull'omicidio di Caivano

Omicidio Fortuna Loffredo, Caputo incolpa la compagna: “E’ stata lei ad uccidere Chicca”

Questa la rivelazione che Caputo avrebbe fatto al suo avvocato, Salvatore Di Mezza. Lo stesso legale che difende anche la compagna dell’imputato, Marianna Fabozzi. Per questo, Di Mezza ha deciso di rimettere il suo incarico.
A cura di Enrico Tata
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Clamorosa rivelazione nell'ambito delle indagini sulla morte della piccola Fortuna Loffredo, gettata dal terrazzo del suo palazzo al Parco Verde di Caivano. "Non sono stato io a buttare Chicca di sotto, è stata la mia compagna", avrebbe detto Raimondo Caputo, il principale sospettato dell'omicidio, al suo avvocato, Salvatore Di Mezza. Lo stesso legale che difende anche la compagna dell'imputato, Marianna Fabozzi. Per questo, Di Mezza ha deciso di rimettere il suo incarico.

Le dichiarazioni dell'avvocato di Caputo

"Caputo – ha rivelato Di Mezza ai giornalisti della trasmissione televisiva "Chi l'ha visto" – mi ha confidato in carcere, il giorno dopo l’incidente probatorio in cui furono sentite le tre figlie della convivente, che sarebbe stata proprio quest’ultima a gettare Fortuna Loffredo dalla terrazza. A quel punto ho deciso di rimettere l’incarico per incompatibilità. Caputo mi ha chiesto di continuare ad assisterlo ma dopo quello che mi aveva detto, sebbene non so che fondo di verità ci sia, ho deciso di interrompere il rapporto".

I silenzi di Marianna Fabozzi

Stando a quanto riportato nell'ordinanza, la 26enne compagna di Caputo "deve ritenersi responsabile di concorso nel reato di violenza sessuale. Benché a conoscenza dei fatti – si legge ancora – la madre ha omesso di denunciarli e di chiedere l'intervento dell'autorità, limitandosi invece ad esortale la vittima alla sopportazione e al perdono". Secondo la relazione della psicologa che la sentì a novembre del 2015, Fabozzi avrebbe taciuto sugli abusi subiti dalla figlia di quattro anni.

Sebbene fisicamente presente presente nel luogo e nel momento in cui le immonde condotte venivano perpetrate dall'uomo e se pur di tali condotte veniva costantemente informata dalla figlia – scrive la consulente – rimaneva completamente inerte e passiva mentre Caputo poneva in essere odiosi atti sessuali nei confronti della figlia in tenerissima età. La piccola (4 anni) riferisce che Raimondo le "faceva male" mostrando come veniva messa quando le procurava il dolore. Alla richiesta mamma lo sapeva? Lei riferisce che la mamma era in casa quando accadevano certi episodi e quando successivamente le riferiva del dolore alle parti intime la mamma rispondeva che sarebbe passato.

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