Nessun aggressione all’ambulanza a piazza degli Artisti. La polizia: “Un incidente”
Ci sarebbe una nuova ipotesi riguardo all'aggressione ai danni di un'ambulanza del 118 e del personale medico a bordo avvenuta lo scoro sabato in piazza degli Artisti, al Vomero, quartiere collinare di Napoli. Stando ad una ricostruzione effettuata dalla Polizia di Stato e riportata da Repubblica, si sarebbe trattato di un incidente, anche abbastanza rocambolesco, che avrebbe riguardato esclusivamente il mezzo di soccorso, che trasportava un paziente in codice rosso: il vetro dell'ambulanza era andato in frantumi e aveva ferito al volto un'infermiera a bordo. L'episodio aveva fatto andare su tutte le furie il presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli Silverio Scotti, che aveva paragonato la città a Raqqa per le numerose aggressioni al personale medico che si verificano in città, sia sui mezzi di soccorso che nei presidi ospedalieri.
La dinamica dell'incidente
I rilievi della polizia hanno stabilito che l'ambulanza è stata vittima di un incidente: data l'urgenza, l'autista avrebbe tagliato la parte centrale – e pedonalizzata – di piazza degli Artisti, dove la mattina sorge il gazebo dei cittadini che protestano contro i box – e che proprio ieri hanno messo a ferro e fuoco la vicina piazza Medaglie d'Oro. L'ambulanza avrebbe agganciato una fune, alla cui estremità si trova un paletto: questo avrebbe colpito il vetro del mezzo di soccorso, mandandolo in frantumi e ferendo l'infermiera.
Il sindaco de Magistris pretende le scuse di Scotti
Sulla questione, come nei giorni scorsi, è intervenuto anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che si è rivolto direttamente a Silverio Scotti (la sua esternazione aveva generato molte reazioni). "Fermo restando che affermare in generale che Napoli è come Raqqa è un'offesa inaccettabile, sia perché si manca di rispetto nei confronti di una cittaà che è stata distrutta da una guerra, dal terrorismo, dall'Isis, e conta decine di migliaia di morti, sia perché si offende Napoli con un'offesa inqualificabile. Nello specifico, a differenza di altri, voglio esprimere su questa vicenda dell'ambulanza vicinanza a tutti i medici e gli infermieri che spesso quotidianamente sono costretti a stare in prima linea su situazioni complicate e mi chiederei che fine hanno fatto i soldi spesi per la sicurezza dei pronto soccorsi, dove è finita la vigilanza e dunque mi concentrerei forse su questo per tutelare medici e infermieri in prima linea cui va la nostra
solidarietà". Il primo cittadino poi prosegue: "Bisogna stare attenti, una frase del genere è andata in apertura sui principali tg del Paese. E quindi è un danno, e quando i danni sono gravi si può anche essere chiamati a risarcire, specie quando non arrivano le scuse. Per cui ci aspetteremmo, sarebbe un gesto di onestà intellettuale, che una volta accertata la verità sui fatti dell'ambulanza si chieda scusa non a de Magistris ma alla città. È stata una frase infelice, ma dopo che abbiamo la certezza che non è stata un'aggressione, chi rappresenta una certa categoria per evitare
di trascinarla in una frase infelice, ci attendiamo si scusi".