“No a scollature e gonne corte in tribunale”, ad Ischia il giudice detta il dress code
Non sono trascorsi che due mesi dall'ultima prescrizione in fatto di abbigliamento che ha dato fuoco alle polemiche, (quella che vietava calzoncini e canotte all'università), che un altro divieto si staglia all'orizzonte, promettendo la stessa dose di malcontento e proteste. Si tratta del cartello apparso all'esterno del Tribunale di Ischia – lo stesso che minaccia di scomparire il 31 2016, data in cui dovrebbe essere soppresso – a firma del giudice Immacolata Cozzolino. Il magistrato, evidentemente stanca di vedersi comparire davanti testimoni in tenuta disinvolta o personale in abbigliamento eccessivamente casual, ha pensato bene di mettere nero su bianco le regole di abbigliamento all'interno dell'aula. Sulla porta della sua aula ha affisso un avviso indirizzato a "parti, avvocati ed operatori della sezione" in cui specifica chiaramente cosa è "in" e cosa è "out", per dirla con il linguaggio della moda.
No a "pantaloni e gonne corte, spalle scoperte, scollature vertiginose e ciabatte da mare". Nessuno strappo è concesso, neanche in considerazione del caldo da record degli ultimi giorni perché, rimarca, bisogna avere rispetto del "ruolo dell’Istituzione" rappresentati, nonché "dei tanti avvocati che nonostante il caldo e la mancanza di condizionamento nelle aule, indossano sempre la giacca e la cravatta". Se i legali affrontano ore in tribunale stritolati da una cravatta, che sarà mai chiedere alle signore di indossare una camicetta e un paio di decolté anziché top e infradito e agli uomini, anche quelli che si presentano a testimoniare, di fare lo stesso sacrificio lasciando nel cassetto i bermuda e le polo, in nome del decoro?
Insomma, non è mai superfluo ricordare le regole del buon gusto, secondo il giudice, anche se c'è chi si stupisce di tanto clamore per una questione, tutto sommato, non proprio di vita o di morte. Più importante sembra invece, agli occhi di alcuni, la sopravvivenza della stessa sezione distaccata di Ischia, destinata a chiudere i battenti il 31 dicembre 2016 e la cronica mancanza di organico in cui arranca giorno dopo giorno Dello stesso avviso sarò anche il giudice Cozzolino, tuttavia, si sarà detta, cosa vieta, nel frattempo, di darsi un contegno?