Noemi, il presunto killer si difende: “Non sono io quello del video, mi state massacrando”
"Non sono io quello del video". Poche ma lapidarie parole quelle di Armando Del Re, l'uomo fermato con l'accusa di essere il killer che a piazza Nazionale, lo scorso venerdì 3 maggio, ha aperto il fuoco contro Salvatore Nurcaro, trentadue anni, ferendo anche la piccola Noemi, di soli 4 anni, e sua nonna di cinquanta. Nessuno dei tre è rimasto ucciso: la nonna della piccola è rimasta ferita di striscio, mentre sia la bambina sia il reale obiettivo del killer sono rimasti in gravissime condizioni per una settimana, prima di riprendersi quasi contemporaneamente dai danni subiti nell'agguato. Davanti al giudice, però, Armando Del Re è stato chiaro: dice di non essere lui quello ripreso nel video, e aggiunge che il giorno della sparatoria era a casa sua con parenti, nella zona delle Case Nuove.
Difeso dall'avvocato penalista Claudio Davino, Armando Del Re è apparso ventiquattro ore dopo il suo arresto davanti al gip del Tribunale di Napoli Alessandro Buccino Grimaldi per chiarire la sua posizione. E ha anche aggiunto, oltre al fatto di non essere lui l'uomo del video e di trovarsi a casa in quei momenti assieme a dei parenti, di essere vittima di un massacro mediatico. Dal Re ha chiosato: "I giornali mi stanno massacrando con questa storia della piccola ferita", per poi aggiungere ancora ancora davanti al gip del Tribunale di Napoli che probabilmente, a suo avviso, anche "quando questa storia finirà, io sarò un uomo massacrato".