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Nola, “Ha solo una bronchite”. Dimesso, il giorno dopo muore d’infarto

La vittima è un papà napoletano di 40 anni: il suo calvario è cominciato il 5 ottobre scorso quando era arrivato d’urgenza all’ospedale di Nola per dolori al petto. In attesa dei risultati dell’autopsia, l’azienda sanitaria locale ha avviato un’indagine interna.
A cura di Ida Artiaco
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Pensavano avesse una semplice bronchite, così è stato dimesso dall'ospedale di Nola, a cui si era rivolto per dolori al petto. Il giorno dopo però, Marcelliano Morisco, papà napoletano di 40 anni, è morto in seguito ad un infarto. L'uomo, residente nel paese in provincia di Napoli, potrebbe essere l'ultimo protagonista, in ordine cronologico, di un caso di malasanità in Campania. Il suo corpo si trova ora nell'obitorio del Policlinico della città partenopea in attesa che l'autopsia chiarisca una volta per tutte le reali cause del decesso dopo la denuncia dei familiari alla Procura della Repubblica.

Il calvario di Marcelliano è cominciato lo scorso 5 ottobre: l'uomo comincia ad avvertire, già dalle prime ore del mattino, forti dolori al petto e difficoltà respiratorie e per questo viene trasportato d'urgenza all'ospedale Santa Maria della Pietà di Nola. Dopo qualche ora, i suoi sintomi non sembrano particolarmente preoccupare i medici che decidono di dimetterlo: si tratterebbe solo di una sospetta bronchite. Nel pomeriggio, però, i dolori continuano a persistere, così il 40enne ritorna al nosocomio, dove i camici bianchi decidono di richiedere una consulenza cardiologica. La diagnosi non lascia scampo: è un infarto.

L'uomo viene di nuovo ricoverato, trascorre la notte in ospedale e il giorno dopo viene sottoposto ad una coronarografia, che rivela la presenza di una grave anomalia all'arteria coronarica discendente. Per i medici dovrà essere sottoposto a un intervento di by pass. Per effettuare l'operazione viene disposto il trasferimento di Morisco all'ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno con l'elisoccorso. Nel tragitto, però, le cose si complicano e il cuore di Marcelliano si ferma per sempre. In preda alla rabbia e al dolore, la famiglia si è rivolta ai carabinieri di Nola che, giunti in ospedale, hanno predisposto l'autopsia sul corpo dell'uomo per cercare di capirne le cause della morte. In particolare, l'esame servirà a chiare i dubbi sulla tempestività dell'intervento dei medici e sulla eventuale diagnosi sbagliata effettuata il giorno prima del suo decesso.

In attesa dei risultati, i vertici dell'azienda sanitaria locale intanto fanno sapere di avere già avviato un'indagine interna e di essere a disposizione dei magistrati. L'uomo lascia tre figli.

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