Non paga la droga, lo picchiano e gli sequestrano la moglie
Li hanno attirati in casa con un pretesto, poi hanno picchiato lui e sequestrato lei: se avesse voluto rivedere la moglie sana e salva, gli hanno detto, avrebbe dovuto saldare il debito. Soldi che, a loro dire, erano dovuti per l'acquisto di alcune dosi di stupefacenti. L'uomo, però, si è rivolto alle forze dell'ordine e così è stata organizzata l'operazione di salvataggio: in manette sono finiti Salvatore Esposito e Daniela Cortopasso, 33 e 32 anni, marito e moglie, di Casalnuovo, e Armando Tammaro, 28 anni, di Volla, tutti già noti alle forze dell'ordine.
Il luogo dove la donna era stata sequestrata era l'appartamento dei coniugi, in una palazzina di Casalnuovo, in provincia di Napoli. I tre avevano invitato un 31enne di Afragola e sua moglie con una scusa ma, una volta chiusa la porta alle loro spalle, erano partiti con la richiesta: l'unico modo per uscire indenni da quella situazione era pagare. I soldi che pretendevano erano quelli dell'acquisto di stupefacenti, che secondo la loro versione l'uomo aveva avuto senza però pagarli completamente.
Alla risposta negativa lo avevano picchiato, minacciandolo con una pistola e lo avevano sbattuto fuori casa. La moglie, però, l'avevano tenuta dentro. Sequestrata, in ostaggio. Non l'avrebbero lasciata libera se non avessero visto il denaro. Il 31enne ha chiesto aiuto ai carabinieri, raccontando quello che era appena successo, e nell'appartamento hanno fatto irruzione i militari della stazione di Afragola insieme a quelli della Compagnia di Castello di Cisterna e quelli del Battaglione Campania. I tre sono stati rinchiusi nei carceri di Poggioreale e Pozzuoli.
Sequestrato per un debito di droga dal clan Mazzarella
La vicenda ricorda quella del 6 febbraio scorso, quando un uomo, estraneo a logiche criminali, era stato rapito da pregiudicati vicini al clan Mazzarella perché il cognato aveva fatto sparire 350mila euro destinati all'acquisto di una partita di cocaina dall'Olanda. La fidanzata della vittima chiese aiuto ai carabinieri, che organizzarono l'irruzione costringendo i rapitori alla fuga. Per quel sequestro il 10 luglio scorso sono stati arrestati altri 5 componenti della banda.