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Covid 19

Non solo Covid. Mondragone e le sue emergenze da mettere subito sotto il tappeto

A Mondragone non c’è il Coronavirus, non ci sono problemi, non c’è niente di niente. La paura nel sollevare il calderone domizio in piena campagna elettorale è enorme, sia per De Luca sia nel centrodestra. Dunque meglio mettere i problemi sotto il tappeto e illudersi che basti parlare di contagio zero per far ritornare tutto alla normalità.
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Fino a qualche giorno fa Mondragone, Caserta, Campania, Sud Italia, sembrava il luogo di una scena del film ‘Mississippi Burning'. Poi, venerdì ,Vincenzo De Luca ha parlato e il re taumaturgo ha guarito tutti. Non è andato in giro a passar mani sulle lesioni da scrofola ma poco ci è mancato. Semplicemente ieri, sabato 27, si è gridato al contagio zero, all'assenza di Coronavirus tra gli abitanti delle palazzine ex Cirio. I bulgari sono contenti, gli italiani contenti, domani, lunedì 29, Matteo Salvini giungerà Terra di Lavoro e probabilmente troverà gente a contestarlo. Il motivo è chiaro: i residenti chiedono di non identificare Mondragone con la zona rossa, pena lo stigma e la perdita di ogni indotto commerciale, dalle mozzarelle di bufala ai lidi balneari.

Mondragone e i suoi problemi vanno messi subito sotto il tappeto elettorale. Guai a parlarne. Guai a leggere le storie di Rosaria Capacchione, guai a soffermarsi sulle domande di Roberto Saviano, guai a leggere Sergio Nazzaro che lì ci è nato. A Mondragone non c'è il Covid-19, non ci sono problemi (ma «lo Stato ci deve aiutare») non c'è la camorra che spadroneggia ad ogni angolo di vicolo, non sono gli italianissimi padroni di casa a fare gli aguzzini delle case tugurio e i caporali delle terre coltivate. Guai a dirlo, guai a pensarlo. A Mondragone il virus non è il Covid ma è la memoria.  Non c'è nessun Masterplan per la zona Domizia, non c'è alcuna promessa disattesa. C'è solo un grande, enorme bacino elettorale che un tempo era votato totalmente al centrodestra e ora sta cambiando colore, diventando blu-De Luca. Blu, come la pillola in Matrix che fa dimenticare tutto.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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