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Non solo sigarette, a Napoli è boom di contrabbando di carburante

Il fenomeno del contrabbando di carburante, a Napoli e nella sua provincia, è sempre più dilagante. Nuovo sequestro di gasolio rubato a Volla, dove i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato due autocisterne contenenti 11 tonnellate di carburante.
A cura di Valerio Papadia
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A Napoli e nella sua provincia c'è un nuovo modo per fare soldi: non solo il contrabbando di sigarette, che resta un business remunerativo e molto utilizzato, ma anche quello di carburante di dubbia provenienza, spesso rubato. I militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Napoli hanno posto sotto sequestro a Volla due autocisterne contenenti oltre 11mila litri di gasolio, di proprietà di una società di autotrasporti con sede a Sant'Anastasia.

La presenza delle autocisterne in un'area del Comune di Volla ha insospettito i militari delle Fiamme Gialle. I finanzieri hanno così proceduto all'ispezione del carico, scoprendo che il carburante – gasolio per uso autotrazione e gasolio per uso agricolo – non era accompagnato dalla documentazione obbligatoria che serve a tracciarne la provenienza. Al termine dell'operazione, oltre alle due cisterne e al carburante, sono state sequestrate anche due pompe idrauliche utilizzate per il travaso, mentre il responsabile della ditta è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria.

Soltanto ieri, una maxi operazione del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli ha portato all'arresto di 14 persone dedite al contrabbando di carburante rubato in tutta Italia. L'organizzazione criminale aveva accumulato oltre 17 milioni di euro con l'attività illecita, mettendo a segno una truffa ai danni dell'Erario stimata intorno ai 20 milioni.

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