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Notte di follia in una casa famiglia: 16enne picchia un operatore, poi tenta il suicidio

La violenza in una struttura che ospita minori a Cicciano, nella provincia di Napoli. Il 16enne, in evidente stato di alterazione psico-fisica, ha dapprima picchiato un operatore, poi ha minacciato il suicidio puntandosi una scheggia di vetro alla gola: il suo raptus è stato fermato dai carabinieri.
A cura di Valerio Papadia
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Una serata da incubo, quella di ieri, in una casa famiglia che ospita minori di Cicciano, nella provincia di Napoli. Uno degli ospiti, un ragazzo di 16 anni, senza una motivazione apparente, ha aggredito uno degli operatori della struttura, prendendolo a pugni. Come scrive Il Mattino, la situazione è ulteriormente degenerata quando il ragazzo, in evidente stato di alterazione psico-fisica, si è lanciato contro una vetrata, mandandola in frantumi. A quel punto, ha raccolto un frammento di vetro dal pavimento e lo ha puntato contro la sua gola, minacciando il suicidio.

Il suo proposito è stato fortunatamente interrotto dall'arrivo dei carabinieri della stazione di Cicciano, precedentemente allertati, che sono riusciti a disarmarlo e a immobilizzarlo. Sul posto sono giunti anche i sanitari del 118 che, dopo aver sedato il 16enne, lo hanno trasportato all'ospedale di Nola, per gli accertamenti del caso. Dopo le dimissioni dal nosocomio il minorenne, che è stato denunciato dai militari dell'Arma, verrà trasferito in un'altra struttura di accoglienza.

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