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Nunzia Maiorano, uccisa dal marito. Ora l’assassino vuole rivedere i figli

Nunzia Maiorano fu uccisa a coltellate dal marito il 23 gennaio del 2018 a Cava de’ Tirreni, nella provincia di Salerno. Ora l’uomo, Salvatore Siani, detenuto nel carcere di Fuorni, sta per essere trasferito in un penitenziario del Nord. Prima però di lasciare la Campania, l’uomo ha avanzato una richiesta: vuole rivedere i suoi figli.
A cura di Valerio Papadia
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Al Tribunale per i Minori di Salerno è cominciato il processo di affidamento dei due figli minorenni – il più grande è maggiorenne – di Nunzia Maiorano, la donna uccisa a coltellate dal marito, il 23 gennaio del 2018 a Cava de' Tirreni. Salvatore Siani, l'omicida, detenuto nel carcere di Fuorni, sta per essere trasferito in un penitenziario del Nord Italia. Come riporta Il Mattino, prima di lasciare la Campania, davanti al giudice Giancarla D'Avino l'omicida, rappresentato dall'avvocato Rosanna Carpentieri, ha avanzato una richiesta: vuole rivedere i suoi tre figli. Siani, in primo grado, è stato condannato a 30 anni di reclusione per l'omicidio di Nunzia Maiorano. Per adesso, i due bambini sono in affidamento presso gli zii materni e stanno intraprendendo un percorso per superare il trauma. La richiesta del padre adesso dovrà essere valutata dal Tribunale ordinario, che ha competenza in materia.

La mattina del 23 gennaio del 2018, Salvatore Siani accompagna i due figli più grandi a scuola. Il più piccolo, di soli 5 anni, è invece rimasto a casa. Quando Salvatore torna a casa, a Cava de' Tirreni, il bimbo è tranquillo, mentre la mamma, Nunzia Maiorano, e la nonna sono impegnate nelle faccende domestiche. Improvvisamente, tra moglie e marito scoppia un'accesa discussione. La lite non si placa e, mentre Nunzia e distratta, alle spalle, Salvatore la colpisce con i pungi e con un coltello, davanti al bambino e alla nonna. La donna prega la madre di portare via il piccolo, mentre Salvatore infierisce con il coltello su di lei, fino a quando Nunzia non è inerme, incapace di muoversi, priva di vita.

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