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Omicidio a Ponticelli, nel mirino dei sicari ora c’è il testimone dell’agguato al boss

Il commando di killer che ha ucciso il boss dei “Barbudos” Raffaele Cepparulo e colpito per sbaglio il 18enne Ciro Colonna si aggirerebbe ancora per il Lotto Zero di Ponticelli con il compito di “finire il lavoro”. Obiettivo dei killer una persona presente sul luogo della sparatoria, dove avrebbe occultato la pistola del capoclan.
A cura di Redazione Napoli
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Il commando di killer che ha ucciso il boss dei "Barbudos" Raffaele Cepparulo e colpito per sbaglio il 18enne Ciro Colonna si aggirerebbe ancora per il Lotto Zero di Ponticelli con il compito di "finire il lavoro". Nel rione dove le forze dell'ordine non hanno abbastanza uomini per garantire il presidio del territorio, secondo voci di strada alcuni giorni dopo il duplice omicidio, killer in sella ad una moto di grossa cilindrata si sarebbero resi protagonisti di un nuovo inseguimento, solo per un caso, non finito nel sangue.

L'obiettivo dei sicari potrebbe essere una persona presente nel circolo al momento della sparatoria mortale, un elemento del sistema locale che potrebbe aver occultato la pistola che il 25enne Cepparulo probabilmente aveva con sé al momento dell'agguato. I due uomini, casco integrale e guanti, avrebbero inseguito il loro obiettivo che solo per caso è riuscito a rifugiarsi in un palazzo scampando ad un nuovo agguato.

L'agguato al capo dei Barbudos è avvenuto lo scorso 7 giugno. Raffaele Cepparulo, 25 anni, leader di un gruppo criminale egemone nel centro storico di Napoli, è morto sul colpo e un altro, mentre il giovanissimo Ciro Colonna, colpito per errore durante il raid nel circolo sportivo, è deceduto al suo arrivo alla clinica Villa Betania.

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