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Omicidio a Ponticelli, parla una testimone: “Ecco come hanno ucciso il boss”

Parla la la giovanissima testimone dell’efferato duplice omicidio di Ponticelli: “Il killer si è avvicinato al tavolino ha alzato la pistola e ha ammazzato Raffaele”. “Ciro Colonna? Stava scappando, si è chinato a prendere gli occhiali e lo gli hanno sparato”.
A cura di Angela Marino
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"Erano in due, sono entrati da due porte diverse" comincia così a ricordare la giovanissima testimone dell'efferato duplice omicidio di Ponticelli. La giovane, 15 anni, era presente nel circolo ricreativo in via Cleopatra dove sono stati trucidati il boss 25enne Raffaele Cepparulo e il 19enne Ciro Colonna."Io e Ciro stavamo giocando a biliardino – si legge sul Mattino, che riporta le dichiarazioni della giovane – è entrato un uomo con il cappuccio della felpa che gli nascondeva il viso. ‘Questa è una rapina', ha urlato. Qualcuno ha accennato una reazione, ma il killer si è avvicinato al tavolino dove stava giocando a carte con un altro ragazzo, lo ha scostato con il braccio picchiandolo, ha alzato la pistola e ha ammazzato Raffaele". Raffaele Cepparulo era uno dei giovani leader del gruppo dei Barbudos, clan attivo nella zona di Forcella a Napoli e da tempo in guerra con i Sibillo – Giuliano.

"Uno – racconta la ragazza – quello che ha ucciso Raffaele, avanzava dall'uscio sul retro, l'altro è arrivato dalla porta principale – Nel circolo c'erano diverse persone: chi chiacchierava, chi giocava a carte, chi a biliardo. Quando l'assassino ha sparato la prima volta siamo scappati tutti, anche Ciro. Ma gli sono caduti gli occhiali, si è calato per prenderli, quando si è rialzato l'altro bandito gli ha puntato l'arma contro e ha fatto fuoco". Ciro, 19 anni è morto poco dopo alla vicina clinica Villa Betania di Ponticelli. Non è chiaro se fosse un obiettivo dei killer. Il giovane era incensurato. Sul caso indagano ora i carabinieri. Cepparulo è stato giustiziato nell'ambito della guerra criminale che divide i clan di Napoli.

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