Omicidio Fortuna, messo agli atti il disegno del luogo del delitto fatto da Caputo
Dopo il colpo di scena avvenuto durante la terza udienza del processo per la morte di Fortuna Loffredo, la piccola di 6 anni scaraventata dall'ottavo piano di una palazzina del Parco Verde di Caivano (Napoli), nella quale il perito nominato dalla Procura aveva dichiarato che Chicca era viva e cosciente durante la caduta, oggi ne arriva un altro, anche se già annunciato. È stato infatti messo agli atti anche il disegno che Raimondo Caputo, imputato per l'omicidio della bimba, consegnò già agli inquirenti lo scorso 23 novembre, nel quale, con una grafia elementare, riproduceva la scena del delitto e tutti i personaggi coinvolti nella vicenda che quel giorno erano presenti al Parco Verde.
All'atto della consegna agli inquirenti, Caputo, detto Titò, aveva accusato la sua ex convivente, Marianna Fabozzi, indagata anche lei per aver taciuto le violenze perpetrate da Caputo ai danni delle sue tre figlie. "Dopo quindici giorni dalla morte della bambina la mia ex mi confessò di aver gettato dal palazzo la piccola Chicca. La prese per le caviglie e la gettò nel vuoto" furono le parole di Titò, che accusano inequivocabilmente la Fabozzi.