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Omicidio Fortuna, spunta un’altra piccola testimone

La nuova testimone è una ragazzina 13enne alla quale l’amichetta di Fortuna, e figliastra di Raimondo Caputo, avrebbe raccontato particolari dell’omicidio di Chicca avvenuto due anni fa nel rione Parco Verde di Caivano (Napoli).
A cura di Angela Marino
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Spunta un'altra piccola testimone nel caso di Fortuna Loffredo. Si tratta di una ragazzina 13enne alla quale l'amichetta di Fortuna e figliastra di Raimondo Caputo avrebbe raccontato come il 44enne avesse ucciso la bimba di sei anni il 24 giugno 2014 al rione Parco Verde di Caivano. La ragazzina sarà ascoltata dal Gip e dai magistrati della Procura di Napoli Nord in un incidente probatorio fissato per il prossimo giovedì, in cui le sarà chiesto di riferire le confidenza ricevute dall'amichetta 11enne ascoltata lo scorso 19 maggio in un altro incidente probatorio. È proprio la testimonianza della bimba e della sorellina ad aver fatto scattare le accuse contro Caputo lo scorso 29 aprile. Le piccole, entrambe vittima di violenza sessuale da parte dell'uomo, hanno riferito degli abusi sessuali subiti in prima persona e di quelli subiti dalla stessa Fortuna per mano dell'uomo che, secondo quanto raccontano, avrebbe scaraventato Chicca dall'ottavo piano dopo che la piccola aveva respinto un tentativo di violenza.

Caso Fortuna: verso la conclusione delle indagini

L'udienza costituisce l'ultimo step prima dell'avvio della conclusione delle indagini. Poche ore prima di comparire ad Aversa per l'incidente probatorio, Raimondo Caputo dovrà presentarsi davanti ai pm della Procura di Napoli per riferire della morte di Antonio Giglio, il figlio di 3 anni morto un anno prima di Fortuna cadendo dal balcone del settimo piano dello stesso edificio da cui è precipitata Fortuna. Nel caso della morte del piccolo Antonio, il 44enne è indagato per favoreggiamento nell'indagine per omicidio colposo a carico di Marianna Fabozzi, compagna dell'uomo e madre delle piccole testimoni. Sia Caputo che Fabozzi hanno tentato il suicidio in carcere: il primo 7 giorni fa, la seconda, a poche ore dall'incidente probatorio dello scorso 19 maggio.

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