Omicidio Katia Tondi, 27 anni al marito: è stato lui a stringerle il laccio al collo
Quel pomeriggio del è stato Emilio Lavoretano a strangolare la moglie con un laccio. Il marito di Katia Tondi è stato condannato a 27 anni di reclusione. L'omicidio omicidio sarebbe avvenuto al culmine di un violento litigio fra le 18 e le 19 in un orario compatibile con la presenza in casa del marito della vittima, come stabilito dal marito della vittima. “Quando l’ho trovata era già senza vita” aveva detto dopo l'arrivo dei soccorsi.
Movente del delitto sarebbe una lite scoppiata per le ripetute infedeltà coniugali di Lavoretano. Secondo la madre della vittima, Katia sarebbe stata al corrente delle avventure del marito avvenute addirittura quando erano freschi di nozze. “Qualche mese prima che mia figlia Katia restasse incinta, suo marito Emilio l’aveva tradita con una ragazza di Santa Maria Capua Vetere – aveva raccontato la madre – Katia aveva capito la tresca e un giorno li aveva seguiti in un vicolo. Erano nell’auto, si baciavano. Katia, accecata dal dolore e dalla delusione, prese a calci la portiera della vettura”
I soccorsi sono stati allertati nel parco Laurus di San Tammaro, in provincia di Caserta, dallo stesso Lavoretano. Impiegato in un'officina che vende ricambi di gomme per le auto, figlio di un maresciallo dei carabinieri in pensione, Lavoretano ha allertano i soccorsi quando la moglie era, effettivamente, già morta. La donna giaceva sul pavimento son un segno intorno al collo. È stato proprio con un cordino che è stata strangolata, secondo l'autopsia seguita all'indomani del ritrovamento, la 31enne mamma di un bimbo di sette mesi.