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Orrore a Caserta: uccide la compagna e si costituisce con il coltello ancora insanguinato

L’uomo, Nicola Piscitelli di 55 anni, si è presentato alla stazione dei carabinieri di Santa Maria Capua Vetere confessando il delitto e portando con sé l’arma utilizzata per uccidere la donna. E’ stato fermato, anche se continuano le indagini per scoprire i motivi del gesto.
A cura di Ida Artiaco
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Ennesimo caso di femminicidio in Campania. Una donna di 59 anni è stata uccisa dal compagno con 12 coltellate alla schiena, che si è poi costituito presso la stazione dei carabinieri portando con sé l'arma ancora insanguinata utilizzata per compiere il delitto e in evidente stato di agitazione. E' successo la notte scorsa a San Prisco, in provincia di Caserta. Nicola Piscitelli, questo il nome del killer, di 55 anni, ha riferito alle forze dell'ordine di Santa Maria Capua Vetere di aver litigato pesantemente con la compagna, Rosalia Lentini, prima di accoltellarla.

Dopo la confessione, i carabinieri si sono recati immediatamente nel luogo dove la coppia viveva, un camper situato nella zona della cava Tifatina. Per questo, si spostavano spesso e nessuno li conosceva bene in paese. Hanno trovato il corpo senza vita della donna in posizione supina e all'interno di un sacco a pelo riverso sul pavimento. L'uomo è attualmente in stato di fermo, mentre gli inquirenti continuano a indagare sui motivi che l'hanno spinto a compiere un simile gesto. Al momento del fatto non erano presenti testimoni.

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