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Ospedale di Castellammare, infermiera presa a schiaffi dal familiare di un paziente

Vuole entrare nello stanza d’ospedale dove il padre si deve sottoporre ad un esame, ma viene fermato. E lui reagisce prendendo a schiaffi un’infermiera. La vicenda all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Intervengono i carabinieri: la donna ha sporto denuncia, se la caverà con una prognosi di 4 giorni. L’Asl Napoli 3 Sud ha espresso solidarietà alla donna.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia (Napoli).
L'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia (Napoli).

Un'infermiera è stata aggredita all'interno dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, nel Napoletano, da parte di un uomo e dei suoi familiari. La vicenda è accaduta quando un uomo si è presentato in ospedale con dolori al petto, accompagnato dai familiari e dal figlio. Proprio quest'ultimo, avrebbe chiesto di assistere all'esame al quale il padre avrebbe dovuto sottoporsi, incontrando però il divieto da parte dei sanitari dell'ospedale, visto che durante gli esami non è permesso di entrare nelle sale a chiunque che non sia il paziente o personale medico.

Da qui la reazione furibonda del figlio e dei familiari, con il primo che ha preso a schiaffi l'infermiera. Sul posto sono giunti subito i carabinieri, che hanno raccolto la denuncia della donna e provveduto ad identificare l'uomo e ricostruire la vicenda. L'infermiera, medicata poi dai suoi stessi colleghi, se l'è cavata con quattro giorni di prognosi. Dopo la vicenda dell'aggressione, l'ennesima in un nosocomio napoletano, è arrivata la solidarietà dell'Asl Napoli 3 Sud, competente per l'Ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, che attraverso la propria direzione strategica ha fatto sapere di "stigmatizzare il nuovo episodio di violenza". Anche il direttore generale Gennaro Sosto, il direttore sanitario Gaetano D'Onofrio ed il direttore amministrativo Giuseppe Esposito, hanno fatto sapere di condannare l'episodio, manifestando anche il proprio sostegno verso l'infermiera aggredita. La direzione ha anche aggiunto di ribadire "il proprio sostegno, anche attraverso atti concreti, a tutti gli operatori impegnati in prima linea e sempre più spesso oggetto di violenze e maltrattamenti", si legge in una nota diffusa dalla direzione stessa.

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