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Ospedale Pellegrini, dopo la sparatoria più telecamere e regole di entrata ai reparti

Da lunedì scorso è stata implementata la sicurezza nell’ospedale Pellegrini, dove il 16 maggio un uomo sparò dal cortile esterno verso le scale interne. Sono in vigore nuove regole di accesso ai reparti e all’area di parcheggio e sono state migliorate illuminazione e videosorveglianza. Questa mattina, 27 maggio, un flash mob con 100 operatori sanitari.
A cura di Nico Falco
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Da lunedì le aree più esterne del Pellegrini sono più illuminate, è stata aumentata la sorveglianza e ci sono più barriere fisiche per l'accesso. Inoltre, da una settimana anche nell'ospedale della Pignasecca valgono le regole che nelle altre strutture ospedaliere sono in vigore praticamente da sempre: è stato regolato sia l'accesso ad automobili e moto sia quello dei visitatori al Pronto Soccorso, con le visite ai degenti fissate soltanto nella finestra tra le 13 e le 15. Sono i primi provvedimenti che l'Asl ha messo in atto per migliorare la sicurezza nell'ospedale del centro storico, dove, il 16 maggio scorso, c'è stata addirittura una sparatoria. Questa mattina nella struttura ospedaliera c'è stato un flash mob, indetto dalle organizzazioni sindacali dell'Asl Na1 col supporto della dirigenza, che ha portato in strada un centinaio di operatori sanitari.

Ha partecipato anche Silvestro Scotti, presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli, che ha ricordato che "il ministro della Salute Giulia Grillo ci ha garantito un potenziamento delle forze dell'ordine e un attenzionamento dei punti diventati ormai sensibili che sono quelli delle guardie mediche, del 118 e dei presidi sanitari".

"Invito chiunque a segnalare delle idee sulla sicurezza e sugli altri temi – ha detto Ciro Verdoliva, commissario straordinario dell'Asl Napoli 1, in occasione del flash mob –  noi leggiamo tutto e vogliamo anche idee dall'esterno, perché a volte i nostri punti di osservazione non sono sempre giusti. Basta scrivere a segnalazione@aslnapoli1centro.it per aiutarci, perché questa azienda sanitaria sia veramente un'eccellenza tutta e non più a macchia di leopardo. Lavoriamo perché si possa dire che l'Asl più grande d'Europa è veramente una grande azienda"

Se questo da un lato le nuove regole testimoniano che l'Asl sta cercando di risolvere i problemi di sicurezza al Pellegrini, dall'altro sbatte in faccia un'altra realtà: finora l'ospedale del centro storico napoletano è stato terra di nessuno, dove chiunque poteva fare quello che voleva, a partire dagli ingressi dei visitatori ai reparti senza controllo per finire al parcheggio "permissivo" nelle aree di pertinenza dell'ospedale.

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