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Noemi ferita dalla camorra a Napoli

Ospedale Santobono, dai medici agli infermieri: “Tutti al lavoro per salvare Noemi”

Paolo Siani, oggi senatore ma per anni primario in Pediatria, ringrazia i medici del Santobono per il lavoro di queste ore per salvare la piccola Noemi: “Medici e gli infermieri della Rianimazione stanno facendo di tutto per far sì che la bimba possa superare indenne il decorso post operatorio, gli pneumologi e i pediatri seguono con attenzione la situazione”
A cura di Cir. Pel.
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Paolo Siani, oggi senatore della Repubblica e noto ai più per essere il fratello di Giancarlo, giornalista ucciso dalla camorra, è stato per anni primario di Pediatria prima al Cardarelli e poi al Santobono. Il dramma della piccola Noemi, la sparatoria di camorra che l'ha vista cadere, gravemente ferita da un proiettile al polmone, è sottolineato dal senatore e medico che spiega cosa accade in queste occasioni, quando ad essere colpito da un proiettile è un corpo piccolo, quello di una bimba.

Nessun chirurgo, nessun radiologo specie di un ospedale pediatrico ha esperienza di ferite da arma da fuoco o ha mai estratto proiettili dal corpo di una bambina, una piccola bambina. E pure i miei colleghi dell’ospedale Santobono, dai chirurghi ai radiologi, che hanno localizzato il proiettile e capito la traiettoria che aveva seguito, agli anestesisti e ai rianimatori, hanno fatto qualcosa di straordinario, ma tutto il sistema venerdì pomeriggio ha funzionato alla perfezione. Sono stati chiamati al tavolo operatorio i migliori operatori anche i cardiochirurghi dell’ospedale Monaldi, i migliori infermieri di camera operatoria, sono state messe in atto dalla direzione sanitaria e dalla direttrice generale tutte le garanzie affinché il personale medico e infermieristico potesse operare con tranquillità. E adesso i medici e gli infermieri della Rianimazione stanno facendo di tutto per far sì che la bimba possa superare indenne il decorso post operatorio, gli pneumologi e i pediatri seguono con attenzione la situazione.
Grazie a tutti gli operatori del Santobono, di cui non conoscete neanche i nomi e che non andranno in televisione ma che si stanno battendo per salvare la vita a una bambina con serietà e professionalità . Grazie.
Ecco tutto questo per raccontarvi un'esperienza straordinaria che credo meriti un ‘attenzione da parte del Ministro della salute o dobbiamo parlare solo di formiche negli ospedali o di episodi di malasanità?

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