‘Pacco’ del cellulare, c’è ancora chi ci casca: paga ma nella scatola c’è ferro e cartone
Sembrava un vero affare, invece era solo una truffa: prezzo stracciato per comprare un telefonino ultimo modello, ma gli è stato consegnato un pezzo di cartone con delle placchette di metallo per aumentarne il peso. Solito copione del "pacco", che questa volta è stato rifilato a un automobilista che si è reso conto di essere stato raggirato soltanto quando le forze dell'ordine lo hanno invitato a controllare cosa avesse appena acquistato. È successo in piazza Garibaldi, nei pressi della stazione centrale, il "pacchista" è stato successivamente rintracciato e denunciato: si tratta di D. Z., 50 anni, pluripregiudicato, che ora dovrà rispondere di truffa e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo è stato notato da due agenti della Polizia Ferroviaria in borghese durante un pattugliamento; era fermo su uno scooter, lo hanno visto mentre un automobilista gli consegnava dei soldi. I due poliziotti si sono avvicinati ma, appena si è accorto di loro, il pregiudicato si è allontanato e nonostante l'alt è riuscito a dileguarsi scappando tra i veicoli incolonnati nel traffico. Gli agenti hanno chiesto così all'automobilista il motivo di quel passaggio di denaro. E l'uomo, ingenuamente, lo ha spiegato: era stato agganciato da uno sconosciuto che gli aveva offerto un telefonino e, dopo un iniziale rifiuto, era riuscito a convincerlo abbassando ancora il prezzo.
Dinamica classica del "pacco", che è stato evidente quando i poliziotti della Polfer gli hanno chiesto di aprire l'astuccio per controllare: dentro non c'era il telefono che aveva controllato poco prima ma un pezzo di cartone appesantito da placchette di metallo. Il pregiudicato è stato rintracciato poco dopo e denunciato.