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Pagani, blitz a ‘Casa Campitelli’, 13 arresti: la piazza di spaccio aperta notte e giorno

I carabinieri stanno eseguendo dall’alba di oggi, 20 gennaio, misure cautelari nei confronti di 13 persone, indagate per traffico di sostanze stupefacenti: farebbero parte di una banda che gestiva lo spaccio di droga a Pagani, in provincia di Salerno. L’operazione è stata chiamata “Bora”, sono stati ricostruiti nomi e ruoli del gruppo.
A cura di Nico Falco
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I carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore hanno eseguito, dall'alba di oggi, 20 gennaio, misure cautelari nei confronti di 13 persone, indagate per traffico di sostanze stupefacenti. I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Nocera Inferiore. L'operazione è stata chiamata "Bora" e colpisce un gruppo che gestiva una fiorente piazza di spaccio della zona cosiddetta di "Casa Campitelli", a Pagani, in provincia di Salerno, dove veniva venduto qualsiasi tipo di droga, in particolare crack e cocaina. L'organizzazione seguiva l'andamento del mercato: di sera e nei weekend, quando la domanda era maggiore, aumentava anche il numero di spacciatori al lavoro.

Le misure cautelari sono arrivate al termine delle indagini, che si sono avvalse di appostamenti, controlli sul territorio e di intercettazioni sia telefoniche sia ambientali. Grazie agli elementi raccolti i militari sono riusciti a ricostruire l'organigramma della banda, incastrando tassello dopo tassello fino a stabilire nomi e ruoli.

La droga veniva procurata da persone che erano state già coinvolte in procedimenti giudiziari per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti insieme a pregiudicati ritenuti elementi di spicco del cartello Fezza – D'Auria – Petrosino, considerato egemone nell'area.

La piazza di spaccio organizzata in turni di lavoro

Gli indagati, hanno appurati i militari nel corso degli indagini, ricoprivano tendenzialmente lo stesso ruolo, come pusher, vedetta o rifornitore, ma erano anche pronti a scambiarsi i compiti in caso di necessità. Gli acquirenti provenivano, oltre che da Pagani, anche dall'Agro Nocerino – Sarnese e da altre aree della provincia di Salerno o addirittura dai territori della zona sub-vesuviana.

La piazza di spaccio sgominata lavorava su "turni di lavoro", organizzati in modo che la vendita di droga fosse continua, senza interruzioni nemmeno di notte, con accorgimenti che seguivano l'andamento del mercato: nelle ore serali e nei weekend, quando aumentava la domanda, al lavoro c'erano più spacciatori.

Sono state documentate 155 cessioni di stupefacenti, in 45 di questi casi gli acquirenti sono stati fermati e trovati con la droga addosso; la piazza di spaccio trattava marijuana e hashish, ma soprattutto cocaina e crack. Nel corso delle indagini sono stati effettuati 11 arresti in flagranza di pusher e vedette per detenzione ai fini di spaccio e sono state recuperate un migliaio di dosi di cocaina e crack e circa 10mila euro in contanti; in depositi usati dagli indagati sono stati inoltre trovati una pistola, due giubbotti antiproiettile e delle tute.

A ottobre 14 arresti a Salerno, piazza di spaccio anche nel campus di Fisciano

Ad ottobre scorso era stata sgominata un'altra organizzazione attiva anche a Pagani. In quel caso la droga veniva comprata a Scampia, Pagani e Castel Volturno, dei rifornimenti si occupava un pregiudicato di Pagani, ritenuto legato al clan camorristico Fezza – D'Auria – Petrosino. Per evitare i controlli, il gruppo usava dei minorenni come protezione dello spaccio. In quella operazione i militari avevano individuato due gruppi distinti: uno attivo a Castel San Giorgio e l'altro tra Pagani, Nocera Superiore e i comuni limitrofi. Tra le piazze di spaccio, invece, una delle più fiorenti si trovava nei pressi del campus universitario di Fisciano.

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