Papa Francesco a Napoli solo per un incontro sui migranti: non incontrerà i fedeli
Papa Francesco torna a Napoli, ma non per Napoli ed i napoletani, bensì per partecipare ad un convegno su quanto sta accadendo nel Mediterraneo. Il pontefice sarà, infatti, nel capoluogo partenopeo per prendere parte ad un incontro organizzato dalla Sezione san Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, retta dal suo ordine religioso, i Gesuiti.
Papa Francesco verrà, quindi, a Napoli, a parlare di migranti: come si legge nel comunicato di presentazione dell’evento predisposto dall’Arcidiocesi partenopea, “il Convegno fa parte di una serie di iniziative che la Sezione san Luigi della PFTIM promuove dal 2016 per elaborare una teologia contestuale che discerne nell’interculturalità generata dalle migrazioni i segni dei tempi nei quali si rivela l’attualità della parola di Dio e la presenza vivente dello spirito di Gesù di Nazareth.”
Il convegno sarà concluso proprio dal romano pontefice, che relazionerà sul tema “La teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del Mediterraneo”. Nell’occasione sarà presentato il documento sulla “Fratellanza Umana” firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 da Papa Francesco e dal Grande Imam di al-Azhar Ahmed al-Tayeb, che molto ha fatto discutere gli ambienti tradizionalisti cattolici, dove molti hanno addirittura accusato Francesco di eresia per aver voluto proporre il sincretismo, cioè una “religione liquida” da cui scompaiono le forti identità dei singoli credo.
La visita durerà poche ore, giusto il tempo del convegno. All’evento saranno presenti sia il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, sia il preside della facoltà pontificia, monsignor Gaetano Castello, nonché teologici e cattedratici, ma, data la natura dell’evento, sarà completamente tenuta fuori la città, già visitata in passato dal Papa. Una stranezza, anche perché capita di rado che i Papi partecipino ad eventi pubblici come relatori. Stavolta, però, è chiaro che Francesco voglia fare di tutto per promuovere la sua dottrina sulla fede applicata al tema delle migrazioni, superando, ancora una volta, una serie di divisioni interne alla Chiesa su questo tema.