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Parco Virgiliano Posillipo, strage di alberi: gli storici pini di Napoli non esistono più

Cambia drammaticamente volto la zona di Posillipo a ridosso del Parco Virgiliano, devastato dal maltempo. Saranno abbattuti gli storici pini che hanno caratterizzato l’area da sempre, rappresentando la classica “cartolina di Napoli” e di recente purtroppo letteralmente sdraticati dal maltempo. Cosa accadrà dopo la strage degli alberi? Posillipo perderà il verde?
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Gli storici pini domestici di Napoli, quelli della celebre ‘cartolina' con Vesuvio sullo sfondo, non esistono più. Decimati dai parassiti prima e oggi strappati via dal vento. E così sul vialone di Posillipo che porta al Parco Virgiliano, il ‘parco della Rimembranza' o ancor più noto ‘parco dell'amore' perché lì parcheggiavano le coppiette per amoreggiare in auto, cambia completamente volto, diventando una landa desolata e triste.

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Il polmone verde della collina più panoramica di Napoli è devastato dal maltempo del 29 ottobre scorso e da allora tutto sembra fermo come dopo il passaggio di un tifone. Molti alberi sono stati letteralmente sradicati dal maltempo e altri saranno abbattuti perché pericolanti: è impossibile innestarli nuovamente, spiegano gli esperti. Cambia definitivamente faccia una delle zone più belle di Napoli e ora l'interrogativo è sul futuro: cosa accadrà quando i pini saranno rimossi? quella zona cosa diventerà? L'ennesima distesa-parcheggio o una zona per le bancarelle abusive? O vi si allocheranno tavolini e bar per farla diventare non più pausilypon, letteralmente pausa dagli affanni, ma un mercatino del fritto caotico e cafone? E il parco Virgiliano quando tornerà ad essere fruibile?

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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