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Parla Ibrahim, aggredito da baby gang alla Sanità: “Non è razzismo, ma scarsa sicurezza”

Ibrahim, il mediatore culturale aggredito con uno spray urticante da una baby gang in piazza Sanità racconta il momento in cui è stato prima accerchiato e poi assaltato: “Lo spray mi ha fatto perdere conoscenza e sono caduto a terra, nessuno nei negozi vicini mi ha dato una mano”. Secondo l’uomo, mediatore culturale, non si tratta di razzismo ma di mancanza di sicurezza urbana.
A cura di Redazione Napoli
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Ibrahim non è uno sprovveduto né uno che si impressiona facilmente. È in Italia dal 1991, originario del Benin e lavora come mediatore linguistico. È bene inserito nel tessuto sociale napoletano tant'è che è uno dei protagonisti del recente "esperimento sociale" prodotto da Fanpage.it dal titolo "Salveresti la vita ad un immigrato?". Lunedì sera, poco dopo alle 19.30, tornando da lavoro è stato aggredito in piazza Sanità da una baby gang. Ragazzini tra i 12 e i 15 anni che, come spesso accade aggrediscono in maniera repentina senza guardare in faccia a nessuno. Lo hanno fatto girare – lo racconta lui stesso alle nostre telecamere – con l'inganno e gli hanno spruzzato dello spray urticante in volto".

L'uomo ha provato a reagire e rincorrere i suoi aggressori ma lo spray lo aveva stordito tanto da fargli perdere conoscere fino a cadere a terra. La caduta gli ha provocato due grandi ematomi al braccio e alla gamba e ha battuto la testa. Nessuno dei presenti nei negozi vicini si è degnato di aiutarlo a rialzarsi rimanendo in terra circa 10 minuti fino all'arrivo di qualche passante che lo ha aiutato. Ibrahim ha sporto denuncia evidenziando chiaramente che secondo lui non si tratta di aggressione razzista ma di una mancanza di sicurezza soprattutto in alcune zone della città partenopea.

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