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Patto tra Paolo Siani e Luigi de Magistris: niente attacchi in campagna elettorale

Perché Paolo Siani, candidato in quota Matteo Renzi nelle liste del Pd alle Politiche ha parlato bene (anzi benissimo) di Luigi de Magistris e dei suoi anni di governo della città? Per capirlo bisogna andare indietro di qualche anno. E guardare al futuro.
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Paolo Siani e Luigi de Magistris durante una manifestazione al Vomero
Paolo Siani e Luigi de Magistris durante una manifestazione al Vomero

A trovargli un nome, sarebbe il Patto della Collina, quello tra Luigi de Magistris, sindaco di Napoli e Paolo Siani, primario di Pediatria al Santobono, fratello del giornalista Giancarlo ucciso dalla camorra e da pochi giorni ufficialmente candidato del Partito Democratico in quota Matteo Renzi alle Elezioni Politiche del prossimo 4 marzo. Entrambi sono vomeresi doc, entrambi si stimano, nessuno dei due ha interesse ad attaccare l'altro in questa fase pre-elettorale.

E così, nelle prime interviste rilasciate dal medico nonché presidente della Fondazione Polis che cura la memoria delle vittime innocenti di camorra insieme alle famiglie, la prima uscita che ha lasciato stupiti molti fra coloro che si aspettavano invece fuoco e fiamme contro l'attuale governo del capoluogo campano, soprattutto sul fronte dei ragazzi allo sbando (il tema è quello delle baby gang) particolarmente sentito dal candidato Pd. Siani invece ha dichiarato a Il Mattino, riferendosi a De Magistris: «Non possiamo negare che ha fatto un lavoro straordinario e che nel corso del suo mandato la città è cambiata in meglio». Parole che hanno sconcertato la base Dem che pure sarà sollecitata a votarlo e che non concorda assolutamente con questa posizione. Peraltro è noto agli addetti ai lavori che Siani non abbia un rapporto stretto con l'attuale presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Siani guarda lungo: col sindaco si è visto e rivisto numerose volte in pubblico e in privato in questi anni. De Magistris lo stima al punto da avergli proposto, nel primo mandato, la nomina ad assessore comunale e ottimi sono i rapporti anche con Alessandra Clemente, assessore comunale, fedelissima dell'ex pm nonché come tutti sanno  familiare di una vittima innocente di camorra. Perché dunque inimicarsi il sindaco della città? È possibile che nelle prossime settimane, nel pieno della campagna elettorale, interpellato sull'argomento, De Magistris – le cui posizioni anti-renziane sono più che note – abbia parole buone per la candidatura del pediatra. Perché negarsi questo spot eccellente? E perché – consentiteci l'audace ipotesi – non immaginare un futuro in cui Siani possa correre a sindaco di Napoli e De Magistris a governatore della Campania?

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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