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Pena dimezzata all’ex-fidanzato, la madre di Livia Barbato: “Mia figlia vittima innocente”

Dopo una prima condanna a vent’anni, pena dimezzata per Nello Mormile, il dj che si schiantò dopo una folle corsa contromano in tangenziale provocando la morte della fidanzata Livia Barbato e di Aniello Miranda, che si stava recando a lavoro. “Spero che il sacrificio di mia figlia possa sensibilizza i giovani sul pericolo delle droghe e dell’alcol”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Livia Barbato con Nello Mormile
Livia Barbato con Nello Mormile

Rabbia da parte dei familiari di Livia Barbato, la giovane rimasta uccisa nello schianto dell'automobile guidata dal fidanzato, il dj Nello Mormile, che nella notte tra il 24 ed il 25 luglio del 2015 invertì il proprio senso di marcia in tangenziale, finendo per uccidere anche Aniello Miranda, che invece sopraggiungeva con la propria vettura nella corretta direzione.

Il giovane dj, all'epoca fidanzato di Livia, è stato l'unico a sopravvivere all'incidente, e dopo una prima condanna a vent'anni, ieri si è visto ridurre la pena a soli dieci anni e sei mesi. L'accusa, infatti, non è più per omicidio volontario, ma omicidio colposo aggravato. Proprio questo cambio di accusa ha fatto infuriare i familiari della ragazza, convinti invece della volontarietà del gesto di Nello. Pur senza parlare direttamente ai microfoni della stampa, le loro parole sono state però riportate dall'avvocato che segue gli interessi della famiglia. "Non discuto la sentenza", ha detto Angela Buanne, la madre di Livia, "Mia figlia è stata vittima innocente dell' incoscienza di Nello. Spero che il sacrificio di Livia , morta sul più bello senza un perché, possa aiutare a sensibilizzare i giovani sui pericoli delle droghe e dell' alcol e sulle stragi del sabato sera" .

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