Pendio di Agnano, incubo furti: una ventina di automobili danneggiate nella notte
Pneumatici, oppure le batterie, ma anche le buste lasciate nel cofano e persino qualche spicciolo dimenticato nel posacenere: va bene qualsiasi cosa. Col nuovo anno, dopo un periodo di relativa quiete, sono ricominciati i furti nelle automobili nel Rione Pendio di Agnano, tra Fuorigrotta e Bagnoli, nella parte occidentale di Napoli. Nella notte scorsa, quella tra il 10 e l'11 gennaio, sono state vandalizzate una decina di vetture, almeno secondo i dati ufficiali: tra chi si è rivolto alle forze dell'ordine e chi invece ha deciso di non denunciare, però, i casi sarebbero molti di più.
Tutti uguali: finestrino o deflettore spaccato, abitacolo a soqquadro. In molti casi non hanno preso nulla, dopo aver mandato in frantumi i vetri non hanno trovato nulla di valore da portare via. I raid sono avvenuti tutti di notte, in successione, uno dopo l'altro; tra le strade più colpite via Tibullo, via Tacito, via Marcello Candia e via Vecchia Agnano, la cosiddetta "Cuparella". Nei mesi scorsi, nella stessa zona, si registrarono numerosi episodi simili, anche se in quei casi nel mirino dei ladri ci erano finite le batterie. Altri casi c'erano stati al Pendio di Agnano ma anche tra Bagnoli, Cavalleggeri e Fuorigrotta, dove gli atti di vandalismo finalizzati al furto sono ormai da tempo all'ordine del giorno. Le indagini sono affidate al commissariato Bagnoli della Polizia di Stato, che starebbe verificando la posizione di alcuni pregiudicati del quartiere.
Nel giugno scorso un pregiudicato di 34 anni, G. R., era stato arrestato mentre smontava un faro fendinebbia da un'automobile in viale Kennedy. Un anno prima, a luglio, il giovane era stato arrestato in via Terracina, una pattuglia della Polizia di Stato lo aveva beccato con ancora in mano la batteria appena rubata da un'automobile, e nel dicembre precedente era stato denunciato per ricettazione perché trovato in possesso di numerose batterie.