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Penelope Cruz, una giornata a Napoli con l’Orchestra dei Quartieri Spagnoli

L’attrice spagnola in città per un’iniziativa organizzata da Carpisa al Chiostro di Santa Chiara. “Ci sono stata già due volte e trovo che abbia sempre un’energia pazzesca”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Penelope Cruz, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e l'Orchestra dei Quartieri Spagnoli [Foto da Facebook]
Penelope Cruz, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e l'Orchestra dei Quartieri Spagnoli [Foto da Facebook]

All'improvviso, Penelope Cruz. La stupenda attrice spagnola è letteralmente "apparsa" a Napoli, nei Quartieri Spagnola, tra l'incredulità dei presenti, ospite della serata organizzata dal brand Carpisa con l'Orchestra dei Bambini di Enzo De Paola nel Chiostro di Santa Chiara.

Un concerto che ha visto eseguire pezzi tradizionali come il Bolero di Ravel e l'Ave Maria di Gounod, fino ad arrivare a ‘O Sole Mio e la Carmen di Bizet. Madrina d'eccezione, dunque, per l'Orchestra dei Quartieri Spagnoli, che con i suoi giovani musicisti ha stupito in positivo la meravigliosa attrice spagnola ed i tanti ospiti illustri della serata. Tra questi, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ed il "trio" storico legato al brand Carpisa: Lello Carlino, Carlo Palmieri e Gianluigi Cimmino. Presente anche Luciano Cimmino, patron della Yamamay.

Tantissimi gli applausi per Penelope Cruz, che per l'occasione ha sfoggiato un tailleur-pantalone nero, camicia bianca, tacchi a spillo, capelli ondulati e, come di consueto, pochissimo trucco (appena accennato), con un rossetto rosa ed il suo consueto e meraviglioso fascino castigliano, oltre ovviamente alla sua fedele guardia del corpo James. Ma gli applausi, per l'attrice spagnola, sono diventati ovazioni quando è scattata in piedi per cantare ‘o Sole Mio e naturalmente per applaudire il Bolero di Maurice Ravel.

E come di consueto, sono arrivate anche parole d'amore per Napoli: "Ci sono stata già due volte e trovo che abbia sempre un'energia pazzesca", ha spiegato intervistata dal Corriere della Sera, "trovo sia molto simile ad alcune città spagnole: la stessa sensazione di calore, l’amabilità delle gente, una sensazione bella. Ci torno, faccio fatica a riprendere l’italiano", ha spiegato, "ma in poche ore sono qui a parlare e a guardarmi intorno per scoprire tesori e pezzi della città diversi".

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